Schignano e Argegno
accolgono il nuovo parroco

Folla in entrambi i paesi per l’arrivo di don Giovanni Illia

Doppia festa vissuta con sobrietà ma con tanta gioia ed profonda gratitudine ieri nelle due comunità di Schignano e di Argegno che hanno accolto il nuovo pastore delle anime, don Giovanni Illia.

Il nuovo prevosto di Schignano e parroco di Argegno ha vissuto una giornata intensa, facendo due ingressi ufficiali: in mattinata nella comunità di Schignano, con la celebrazione delle 10:30 e alle 18 nella comunità di Argegno.

Un tiepido sole marzolino ed una chiesa gremita di fedeli ha accolto il nuovo prevosto nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in mattinata alla presenza di centinaia di fedeli, rappresentanti delle associazioni, del Corpo musicale, delle autorità civili e religiose.

«A nome della comunità civile, che oggi si unisce a quella dei religiosa, le porgo il mio benvenuto donandole simbolicamente le chiavi del paese - una chiave in ferro opera del fabbro Paolo Peduzzi, - sebbene le porte di Schignano saranno sempre aperte per lei» h a esordito il sindaco Ferruccio Rigola sul piazzale della chiesa gremito da una folla delle grandi occasioni.

Stessa festosa accoglienza riservata al nuovo parroco da parte di Roberto De Angeli, primo cittadino di Argegno alle 18, quando la chiesa gremita della Santissima Trinità ha accolto, presenti i Confratelli, il nuovo parroco. «Ad Argegno troverà una comunità di persone disponibili e volonterose e sin da ora le garantisco il sostegno dell’amministrazione e della comunità che rappresento».

In dono, un nuovo paramento sacro ed il libro “Argegno” di D. Gregorio. Don Giovanni, felice ed emozionato, si è detto pronto a guidare le anime verso la salvezza. A Schignano ha citato anche Guareschi, nell’episodio di “convalescenza politica” di don Camillo, quando nessuno si sposava più, nessuno nasceva più e nessuno moriva più in assenza del parroco.

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