Lago ferito
Allarme a Mezzegra

Timori per le indicazioni contenute nel piano regolatore. Lamberti (Cruna del Lago): "Rischiamo un consumo di suolo importante non certo legato alle necessità dei residenti, ma solo degli speculatori"

MEZZEGRA L’ha letta tutta d’un fiato, la denuncia del direttore della Normale di Pisa contro la cementificazione selvaggia. Poi l’ha riletta ancora, annuendo a ogni parola detta da Salvatore Settis, presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali. E condividendone l’allarme: «Attenti, rischiate di svendere il vostro bellissimo lago». Corrado Lamberti da Mezzegra è uno dei rappresentanti dell’associazione La Cruna del Lago, nata per denunciare le ferite del Lario: «L’intervento di Settis dà voce alle nostre preoccupazioni. Quello che lui denuncia è il rischio che sta correndo Mezzegra». Lago ferito, ennesima puntata. Da scrivere: «Abbiamo ancora speranza di riuscire a evitare il peggio», chiosa Vincenzo Del Re, consigliere di minoranza. Sul banco degli imputati il piano regolatore di Mezzegra. O, meglio, lo spauracchio di un pgt di cui si parla da mesi, ma del quale ancora non si trova traccia, fatta eccezione per la Valutazione ambientale strategica (Vas) che di solito anticipa i contenuti del piano urbanistico. «Se le indicazioni contenute nella Vas dovessero essere confermate anche nel pgt - commenta Lamberti - rischiamo un consumo di suolo importante non certo legato alle necessità dei residenti, ma solo degli speculatori».

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