L'Anas risponde al sindaco:
"Sicura la galleria di Cernobbio"

"Il tunnel rispetta tutti gli standard di sicurezza stabiliti dall’attuale normativa italiana". Annunciati lavori per adeguarlo ai criteri europei, più severi

CERNOBBIO  Sullo spinoso problema della sicurezza della galleria di Cernobbio, 2400 metri senza vie di fuga se non un’uscita di servizio posta a 250 dal portale nord, c’è palese contrasto tra l’allarmato intervento del sindaco Simona Saladini e l’Anas, dopo che l’Automobile club svizzero ha pubblicato una nota con la quale il tunnel lariano viene classificato tra i più insicuri d’Europa. Alle ulteriori sollecitazioni del sindaco che ha richiesto un sopralluogo ai massimi responsabili dell’Anas e si è rivolto anche al ministro delle infrastrutture Matteoli, fa seguito una precisazione di Giuseppe Scanni, direttore centrale delle relazioni esterne e dei rapporti istituzionali dell’Anas, trasmessa da Roma tramite il responsabile dell’ufficio stampa Giacomo Kahn. «La galleria di Cernobbio – scrive Scanni – rispetta tutti gli standard di sicurezza stabiliti dall’attuale normativa italiana anche se non rientra nella rete transeuropea. Tuttavia l’Anas con un project financing relativo all’impiantistica e con la progettazione delle parti strutturali, sta lavorando per adeguare il tunnel alle più severe norma di sicurezza europee». Quanto alle opere immediate che fanno seguito al cedimento della controsoffittatura verificatosi il 22 giugno con caduta di calcinacci, fortunatamente senza conseguenze per gli utenti in assenza, in quel momento, di veicoli in transito, il direttore Scanni riferisce che «l’Anas ha provveduto ai primi interventi di messa in sicurezza della volta con chiusura della galleria per tre notti nel mese di luglio e di avere stabilito altre interruzioni, con ulteriori opere, fino al 7 agosto.

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