Licenziata per gli insulti agli svizzeri
«Ho sbagliato, ma c’è un clima ostile»

Ha parlato la frontaliera che ha perso il lavoro dopo avere messo sul web un video di insulti alla polizia di Lugano per una multa per divieto di sosta

«So di aver sbagliato. Me ne rendo conto. Ma è da un anno che subisco torti. Vivo a Lugano, ho ricevuto dispetti e sono arrivata a pensare che sia stata multata solo per la targa italiana». Sono le parole affidate al sito tio.ch dalla giovane italiana, laurea in ingegneria gestionale al Politecnico, licenziata dalla sua azienda di Lugano dopo il video pubblicato on line, in cui insultava la polizia svizzera dopo una multa da 120 franchi (105 euro) presa a Lugano per divieto di sosta. La notizia del licenziamento è stata la più commentata sui gruppi facebook dei frontalieri, ma non sono mancate anche reazioni dal mondo politico. E così mentre l’azienda sostiene di avere agito «anche nell’interesse dei nostri clienti del settore finanziario», la deputata socialista Lisa Bosia Mirra anticipava tutti sul tempo, ponendosi il quesito: «Volete dirmi che nel nostro Cantone si viene licenziati perché si sono espresse delle opinioni attraverso un social-media?», aggiungendo poi che il licenziamento «è un fatto grave».

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