Lombardia, Finanziaria da 25 miliardi
Aiuti alle imprese, niente nuove tasse

Approvata dalla giunta regionale la manovra finanziaria della Regione Lombardia. Il provvedimento prevede interventi per 25 miliardi di euro, nessun aumento o nuova tassa. Aiuti per il credito alle imprese.

La Giunta regionale della Lombardia ha varato una manovra economico-finanziaria «a prova di crisi» da 25.000 miliardi per il 2009. «Confermiamo gli impegni per gli investimenti, non aumentiamo di un solo euro nessuna tassa.
Mettiamo in campo specifiche misure per il sostegno al credito delle piccole e medie imprese. E prevediamo di proseguire lo sconto benzina nelle aree di confine, se il Governo introduce il meccanismo idoneo che abbiamo proposto». Così il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha presentato oggi in conferenza stampa, il pacchetto dei provvedimenti - Finanziaria e bilancio di previsione - che ora possono iniziare l'iter in Consiglio regionale. Lo ha fatto insieme agli assessori capi delegazione in Giunta (Mario Scotti, Udc; Romano Larussa, An; Massimo Zanello (Lega) e all'assessore alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi, collegato in videoconferenza da Roma.
La Giunta regionale ha dunque varato un bilancio di previsione 2009 da 25 miliardi di euro, 16 dei quali (pari al 74,3%) destinati al Servizio sanitario regionale per il quale è prevista la continuazione, a livello di sistema, del pareggio economico-finanziario, senza intaccare, anzi, migliorando i servizi. Da rilevare - come ha fatto Colozzi - che ben 3.500 milioni (il 15% delle entrate) sono destinati al Fondo di solidarietà interregionale (al quale la Lombardia contribuisce per più del 50%).
Il bilancio si inquadra in una manovra triennale (2009-2011) da 67 miliardi di euro di risorse regionali destinate alla realizzazione delle politiche e degli obiettivi previsti dal
DPEFR (Documento di Programmazione Economica Finanziaria), i cui ambiti principali sono: persona, capitale umano e patrimonio culturale; competitività; sanità, famiglia e casa; ambiente, territorio e infrastrutture; sicurezza.

«La manovra 2009-2011 - ha sottolineato Formigoni - cade nel contesto di una crisi finanziaria internazionale, che può avere effetti anche sull'economia reale del nostro paese e della nostra regione. D'altro canto Regione Lombardia gode di solidità finanziaria e patrimoniale, come attestato da tutte le Agenzie di rating che le riconoscono grande affidabilità finanziaria (basti citare il bilancio della sanità in costante equilibrio dal 2001) e la collocano da questo punto di vista in posizione preminente nel panorama italiano ed europeo. La razionalizzazione della spesa corrente, realizzata da anni, agevola l'impegno per gli investimenti, che viene quindi confermato nella manovra. Viene messo in campo un forte e innovativo impegno per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese. E nessuna tassa in più».

Il rispetto del Patto di Stabilità è un altro degli elementi fondamentali nell'impostazione della manovra finanziaria regionale. Esso comporta l'impossibilità ad impegnare spese correnti, al netto delle spese sanitarie, in misura superiore all'importo minimo del triennio precedente e l'impossibilità a contrarre debiti per gli investimenti. Condizioni che Regione Lombardia ha sempre rispettato e continuerà a rispettare.
Tutto ciò senza aumentare le tasse: Regione Lombardia ha scelto di non usufruire degli ulteriori margini fiscali disponibili per aumentare il proprio gettito. Ad esempio non reintroduce l'addizionale regionale sul gas metano (a differenza di altre Regioni), mentre riconferma la riduzione dell'addizionale regionale all'Irpef dello 0,3% per i redditi fino a 15.493,71 euro introdotta nel 2008 (l'aliquota minima passa dall'1,2% del 2007 allo 0,9% nel 2008 e nel 2009). La manovra conferma anche la carta sconto benzina nelle aree di confine con la Svizzera, condizionata alla accettazione da parte del Governo dei meccanismi di sostenibilità proposti dalla Regione.

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