Lombardia terra d'attrazione per immigrati
Un residente su 10 arriva dall'estero

L'ultimo rapporto dell'Osservatorio regionale per l'integrazione parla di uno straniero ogni 10 lombardia. In un anno la presenza è cresciuta più del 9%, ormai sfiorano il milione. Secondo lo studio è colpa del decreto sui flussi. Ma la presenza straniera è utile per le imprese che cercano manodopera a basso costo 

In Lombardia un residente su 10 è straniero. E a Milano la proporzione è ancora maggiore: uno su sei.
Secondo il settimo rapporto  dell'Osservatorio regionale  per l'integrazione e la multietnicità la presenza dei non italiani è sempre più incidente.
I dati parlano chiaro: nel rapporto viene sottolineato un aumento di immigrati del 9,1% dal 1 luglio 2006 al 1 luglio 2007, il totale sfiora il milione, siamo ormai a quota 938 mila, un quarto di quelli che vivono in Italia.
Per Gian Carlo Blangiardo, della fondazione Ismu, occorre stabilire al più presto normative certe e precise. Per spiegare il concetto della crescita imponente della popolazione straniera, lo studioso ricorre al conto corrente: "Se si tenessero i soldi in banca con un interesse del 9% - ha detto - si raddoppierebbe il capitale in cinque anni".
Nella ricerca delle cause di questo aumento esponenziale, Blangiardo individua due elementi: il decreto flussi del 2006 che ha regolarizzato gli irregolari e il fatto che il numero di clandestini è diminuito meno del previsto: la previsione si fermava a 66 mila presenze in meno (sia per la disciplina dei flussi che per l'ingresso di Romania e Bulgaria nell'Unione Europea), mentre il calo mè stato solo di 8 mila unità, da 160 mila a 152 mila.
Del resto, ammettono gli stessi ricercatori, non è facile fermare questi ingressi, sia perché il bacino d'arrivo è molto vasto, sia perché è soprattutto fra gli immigrati che le impres epossono trovare lavoratori a 8-900 euro al mese.
I problemi nascono con la ricaduta e l'impatto sul territorio, dai problemi della casa a quelli della scuola. Ad esempio gli studenti non italiani sono il 9,2% del totale, 121.520 e crescono sempre. 
Nello studio si rileva che, rispetto all'anno scolastico 2005/2006, gli immigrati sono aumentati del 16,4%, addirittura del 23% alle superiori. Il livello di istruzione degli stranieri è alto. Circa la metà è diplomato e cresce la percentuale dei laureati (sono ormai al 16,6%).
Un elemento che viene letto come un segnale d'integrazione. Anche nel mondo del lavoro dove gli stranieri imprenditori che nel 2006 erano 71 mila, cioè il 112% in più del 2000.
In salita anche l'occupazione femminile: il 5,4% delle donne ha una professione intellettuale contro l'1,7% degli uomini. I lavori più frequenti sono quelli di muratori, operai e camerieri, per le donne quelli di collaboratrice domestica o badanti.

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