L'"altra" Proposte
dentro l'asilo e dal dentista

Oggi si pare il salone Propposte a Villa Erba. Ma uqasi il doppio degli operatori che non hanno trovato un posto dentro Villa Erba hanno occupato letteralmente qualsiasi buco potesse essere occupato per poter esposrre i propri campionari: dagli alberghi, alle vie, alle piazze fino agli appartamenti privati.

Como - Il «fuori salone» batte la fiera ufficiale nei tempi. Già ieri le esposizioni satellite nate sul traino di Proposte, la tre giorni del tessile arredo e tendaggio al via oggi a Villa Erba, ricevevano i primi clienti. Code sulla provinciale per Cernobbio, punteggiata di insegne e striscioni. Un vero e proprio percorso espositivo alternativo che quest’anno ha riempito ogni buco disponibile. Presi d’assalto non solo ristoranti, alberghi, negozi e appartamenti. La bulimica fame di spazi ha invaso anche uffici, cortili e depositi abbandonati per il resto dell’anno. Nel circuito è entrato quest’anno addirittura uno studio medico, trasformato in elegante show room. Chi può, gioca naturalmente sul pregio dell’immobile, come il consorzio TexStyle, una nuova mostra nata per iniziativa di Comoexport. Vi hanno aderito 12 aziende, presenti per la prima volta con la loro collezione a Villa del Grumello. «Questa vetrina non vuol certo fare concorrenza a Proposte - precisa subito la direttrice Milena Galimberti -. Le nostre aziende non hanno i requisiti per entrare a Villa Erba, data la diversa tipologia di prodotto. Visto che erano sparse un po’ ovunque, abbiamo pensato di raggrupparle in un’unica sede così da valorizzare la loro ricerca stilistica e abilità artigianali con profonde radici nella nostra filiera. Con questa scelta, crediamo di rendere anche un servizio al territorio, svelando ai visitatori un gioiello poco conosciuto del nostro patrimonio architettonico». Il riscontro è stato positivo, già ieri si sono registrati al desk del Grumello parecchi buyer, soprattutto stranieri provenienti da Spagna, Russia ed Emirati Arabi. Il vertice del Consorzio spera che tutto questo possa scuotere il mercato in un momento di stallo. Notevole afflusso anche nel padiglione di Comocreainterni, aperto ieri mattina in riva a Cernobbio, alla presenza del sindaco Simona Saladini. «La nostra è una mostra complementare a Proposte - puntualizza con un certo piglio il presidente Silvano Bussetti - Esponiamo alle più importanti rassegne europee, se non siamo dentro Villa Erba è solo per mancanza di spazio. L’area disponibile non basta più nemmeno ai tessitori, andrebbe in qualche modo ampliata». «Non si possono prendere in considerazione tutte le richieste - interviene Fulvio Alvisi, presidente dell’Associazione italiana disegnatori -. Prima va valutato l’impatto ambientale. E, poi, Proposte funziona in quanto polo d’eccellenza. L’aggregazione, anche selvaggia, che si è sviluppata all’esterno è la conferma di un successo che si è rafforzato nel tempo proprio grazie a questa caratteristica». «A questo modello dovrebbero ispirarsi anche i produttori di tessuto per abbigliamento - gli fa eco Bussetti -. C’è ancora spazio a Como per un salone di nicchia, con nomi selezionati di grande richiamo». Una scelta fatta a suo tempo da Comocreainterni, che comprende 25 studi italiani e stranieri, il meglio del settore. «Per ora non si profilano nuovi talenti all’orizzonte, anche nel Far East dove fanno di tutto per emularci-fa sapere Alvisi- Forti capacità e competenze non si improvvisano, richiedono tempo e cultura. Sembra incredibile, ma è più difficile fare un disegno che un tessuto industriale».
Serena Brivio

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