<E ora i tagli: i rimborsi vanno ridotti>

Concordi gli assessori di Villa Saporiti che hanno speso meno. Tambini: <Proporrò un budget predefinito>

Se gli assessori con i rimborsi d’oro hanno, in due casi su tre, spiegato i motivi di cifre tanto alte (il leghista Edagardo Arosio ha detto di «esserne orgoglio, vuol dire che lavoro», il forzista Ivano Polledrotti ha messo sul piatto le sue deleghe operative e la residenza a Sorico, mentre Francesco Cattaneo ha scelto la strada del silenzio), quelli che spendono meno dicono in coro che servono tagli e che sono pronti a discuterli nella prossima giunta, già convocata per giovedì dal presidente Leonardo Carioni.
«Le spese - commenta l’assessore forzista al Bilancio Patrizio Tambini che ha chiesto rimborsi per poco più di mille e 700 euro - sono affidate alla sensibilità personali. Sto predicando di fare attenzione su tutto e vanno trovati collegialmente dei margini di aggiustamento e di razionalizzazione. Si potrebbe, in prospettiva, pensare a dei budget con dei tetti di spesa: una volta esaurito, ciascuno pagherà personalmente». Chiede interventi anche Alessandro Fermi (An) con deleghe a Commercio, Formazione e Università. Tra i leghisti il più risparmioso è Pietro Cinquesanti che spiega come riesce a chiedere, pur avendo la delega alla Viabilità e ai Lavori Pubblici, cifre nell’ordine dei 6mila euro in dieci mesi: «Parecchie volte utilizzo le auto dell’Ente e vado sul posto con i tecnici. Cerco di usare i mezzi della struttura. Lo stesso con il telefono: per il 70% uso quello fisso». Ad ogni modo la questione rimborsi arriverà giovedì mattina sul tavolo della giunta.

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