L'ultima beffa è la benzina
il prezzo è rimasto alle stelle

«Il costo al barile è crollato, ma al distributore è diminuito di soli 6 cent»
Consumatori in rivolta. I gestori: «Decidono le compagnie petrolifere»

Comaschi beffati due volte. In difficoltà per il boom dell’inflazione (4,4% a Como in luglio contro una media nazionale del 4,1), si ritrovano anche a fare i conti con il salasso alla pompa di benzina. I prezzi dei carburanti sono alle stelle e le associazioni dei consumatori denunciano: «Il costo del petrolio è tornato ai livelli di maggio, eppure benzina e gasolio oggi vengono venduti a un prezzo decisamente superiore rispetto a quel periodo. Siamo di fronte a una speculazione inaccettabile». Nel mirino di Federconsumatori e Adusbef finiscono, dunque, le compagnie petrolifere. E il responsabile provinciale del Codacons, Mauro Antonelli, lancia un’accusa ben precisa: «È evidente la volontà di guadagnare alle spalle dei cittadini che in questi giorni stanno partendo in auto per le vacanze estive – dice – Si tratta di un “giochetto” che abbiamo registrato anche l’anno scorso. Nonostante il calo del barile di petrolio, il prezzo della benzina ai distributori non può scendere proprio in questo momento, l’occasione per le compagnie è troppo ghiotta; sono pronto a scommettere che si daranno una regolata non appena sarà concluso l’esodo di agosto…».

 «L’andamento dei prezzi dei carburanti che riscontriamo in questi giorni conferma l’insopportabile fenomeno della “doppia velocità” – rimarcano Federconsumatori e Adusbef – Bisogna eliminarlo quanto prima, riattivando la corrispondenza fra il livello dei prezzi alla pompa e il costo del petrolio al barile». Il greggio, in effetti, oggi viene scambiato a 123 dollari al barile ed è in costante calo dall’11 luglio di quest’anno, quando aveva toccato la quotazione record di 147 dollari: «Con il petrolio a 123 dollari – rimarcano le associazioni dei consumatori -, i prezzi di benzina e gasolio dovrebbero attestarsi sotto quota 1,45 euro al litro». Il prezzo della “verde”, invece, è diminuito soltanto di 6 centesimi al litro nelle ultime tre settimane, passando da 1,54 all’1,49 registrato ieri a Como (il gasolio era a 1,47). E lo sconto di 18 centesimi al litro previsto per i cittadini che vivono a non più di dieci chilometri dal confine con la Svizzera non basta più: al di là del confine ieri la benzina era ferma a 1,23 e il gasolio a 1,39. Secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori «la speculazione costerà agli automobilisti 234 milioni di euro in più solo tra il 27 luglio e il 27 agosto».

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