Medici legali, concorso nullo a Torino
Storia hard tra candidata e commissario

La rottura della relazione, e quindi l'emergere della vicenda, tra una candidata al concorso per medico legale e il presidente della commissione a Torino, ha portato all'annulamento della prova. La donna ha detto di essere stata bocciata per non aver più voluto acconsentire ai desideri dell'uomo che però nega tutto

Undici candidati per tre posti, agognati da chi nella vita non sogna altro che diventare medico legale, ma l'ultimo concorso per entrare nelle celebre scuola di specializzazione di Torino è stato annullato con una sentenza del Tar datata 2 luglio "per una manifesta e grave patologia procedimentale che infirma il concorso in questione e i canoni di imparzialità, trasparenza e buon andamento dell`azione amministrativa".
Alla base dell'annullamento uno scandalo sessuale: la prima candidata esclusa, torinese di 38 anni, ha infatti denunciato pochi giorni dopo il concorso di essere stata esclusa "perché non ho più voluto compiacere sessualmente il direttore della scuola": la donna sostiene in pratica di essere l'amante del presidente della commissione d'esame, Paolo Tappero, 70 anni che non vuole commentare e si limita a dire: "La candidata non è stata ammessa perché il suo compito era insufficiente. Non ci sono misteri. Non c'è stata alcuna irregolarità. L`Università impugnerà la sentenza al Consiglio di Stato".
La donna ha raccontato a La Stampa di avere "subito" la relazione con il professore e parla di "avance sessuali, avance pesanti, molto spinte, fin dai tempi della laurea. Poiché mi volevo laureare e non avevo voglia di trovarla lunga, sono stata zitta e mi sono adeguata... Poi ho scoperto che non ero né la prima né l'ultima". Lei stessa riconosce che non si tratta di "una storia edificante. È una storia schifosa e sordida. Lui ci perde la faccia, ma anche io non ne esco tanto bene".
La bocciatura è dovuta al fatto che lei ha voluto porre fine alla relazione prima del concorso: "Poco prima dell`esame lui è salito sulla mia macchina. Erano le 12.30. Eravamo davanti all'istituto. Voleva che chinassi la testa, io mi sono rifiutata. Ho detto: 'Sono incinta di mio marito, basta'. E lui mi ha bocciata".

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