Morto cinque mesi dopo il parto
Ginecologo e ostetrica a processo

Il piccolo Mattia si spense al Valduce nel maggio del 2007 dopo una lunga agonia

Un medico ginecologo e una ostetrica in servizio al Valduce sono sati rinviati ieri a giudizio dal tribunale preliminare di Como con l’accusa di avere provocato la morte di un bimbo deceduto il 31 maggio del 2007 all’età di cinque mesi nel reparto di patologia neonatale dell’ospedale di via Dante.
Il bambino si chiamava Mattia Praino, era il figlio di una coppia di giovani sposi di Beregazzo con Figliaro, ed era nato il 30 dicembre precedente ma, a causa di una anossia prolungata nel corso di un parto difficilissimo concluso con l’utilizzo della ventosa, non aveva mai lasciato l’ospedale. Il ginecologo e l’ostetrica, Stefano Norchi e Nadia Aliberti, dovranno difendersi dall’accusa di omicidio colposo e lo faranno a partire dal prossimo 11 marzo, quando si aprirà il processo a loro carico di fronte al giudice monocratico.
«Sosterremo serenamente il nostro punto di vista», ha detto Giuseppe Sassi, l’avvocato che li difende entrambi, e che con loro ha scelto la strada del dibattimento pubblico, preferita a quella di un rito alternativo in udienza preliminare che, costruito sulle sole carte dell’accusa - e con margini di difesa più limitati - avrebbe comunque garantito uno sconto di pena.

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