Neanche la malattia
spegne l'amore dopo 60 anni

Due maestri, lei ha l'Alzheimer, lui la va a trovare tutti i giorni alla casa di riposo

APPIANO GENTILE «Tornassi indietro, la risposerei». Una rinnovata dichiarazione d’amore, nel sessantesimo anniversario della loro unione. Giacomo Basilico - 86 anni - e Felicita Peloja, 82 anni. Due ex maestri di scuola elementare che il destino ha unito e neppure la malattia è riuscita a dividere, anzi. Da circa sette anni Felicita soffre di Alzheimer, da tre è ricoverata alla Bellaria dove “Mino” – come lei affettuosamente chiamava il consorte – tutti i giorni le fa visita, intrattenendosi per l’intero pomeriggio fino a sera. «Vorrei ancora sognare a occhi aperti, come quel fantastico 25 settembre 1948». Il giorno del loro matrimonio, dopo quattro anni di fidanzamento. Un sentimento nato poco a poco: «L’ho conosciuta durante il fascismo – racconta Giacomo Basilico – Ero incaricato di mettere il timbro sui diari di quelli che dovevano presentarsi per giustificare se facessero o meno il sabato fascista. Lei passava per metter il timbro. Prima ancora della sua bellezza, mi hanno colpito la gentilezza, il modo di fare, il suo sorriso. Siamo due poli contrari: lei dolcissima, io un po’ rustico, tipico della mia estrazione contadina. Lei mi ha insegnato a smussare le mie durezze. Ho imparato tanto da lei. Adesso non mi riconosce nemmeno. Ma so che quando mi vede mi sorride un attimo e mi accarezza». In tanti anni di matrimonio – da cui sono nati due figli, Marinella e Antonio – sono sempre stati l’uno vicino all’altra. «Chiacchieravamo e passeggiavamo. Tutti i giorni cercavamo di portare qualche notizia, che riguardasse la giornata trascorsa piuttosto che il lavoro o altro, per rinnovare il menage. Il dialogo tra noi non è mai mancato e neppure l’aiuto reciproco. Mi occupavo di fare alcuni lavoretti in casa, tipo sistemare un uscio che cigolava, per renderle la vita più semplice. Le difficoltà, per lo più economiche, le superavamo insieme». Una quotidianità fatta di piccoli gesti e attenzioni: «A ogni ricorrenza le regalavo un gioiello, non troppo costoso però, altrimenti si arrabbiava, e concludevamo con un dolce». Proprio come quello che le ha portato anche nel giorno del loro sessantesimo anniversario.
Manuela Clerici

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Ritorna il kilt