Nido di Camerlata, il mondo in un asilo
Record di stranieri, ma tutto va bene

Su 10 bimbi 6 sono immigrati. Parlano tutti due lingue
Menu per gli islamici. E il gioco annulla le differenze

Il mondo in una stanza. O, meglio, in un asilo nido da 30 bambini e sei maestre, a Camerlata, in via Varesina: 18 iscritti sono figli di stranieri, due sono figli di padre italiano e di madre straniera, dieci sono figli di italiani, specchio di un quartiere da 4.700 abitanti che assiste ad una crescita delle presenze extracomunitarie. Le statistiche dicono che si tratta dell’asilo più multietnico della città e della provincia, con il 63% di stranieri; l’apparenza afferma che gli utenti sono tutti uguali, tutti belli, tutti vispi, bambini e bambine da pochi mesi a tre anni; la politica e l’amministrazione si interrogano e la direttrice, Marinella Grisoni, presenta il “progetto multiculturale”. Un progetto trasversale a tutti gli altri che riguardano la cura, la didattica, il benessere. Di tutto questo e di altro ancora, ai piccoli ospiti sembra non importare proprio niente, occupati come sono nel gioco più serio che c’è. E’ crescere, attraverso le tante cose e le tante esperienze che l’asilo comunale mette a disposizione, compresa l’esperienza più dura, il distacco quotidiano dai genitori che viene ammorbidito attraverso il processo d’inserimento.

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