Niente deroghe anti rumore
per Artsana e Clerici Tessuto

Respinte le osservazioni delle due aziende che volevano avere maggior tollerabilità nella scala dei rumori del piano di zonizzazione acustica. La minoranza: sbagliato non accontentarle

GRANDATE Lavorare in silenzio perchè di silenzio il paese ha bisogno. Respinte dal consiglio di Grandate, quindi, due osservazioni, presentate dall’Unione industriali di Como a nome di altrettante aziende, con l’intento di ammorbidire le restrizioni imposte dal Piano di zonizzazione acustica del Comune che tutelano il benessere pubblico dallo stress acustico urbano, suddividendo il territorio in classi, secondo la destinazione d’uso, e stabilendo per ciascuna i limiti delle emissioni sonore.
«La Clerici Tessuto ha riproposto la stessa osservazione respinta con il precedente Piano e la precedente Amministrazione, chiedendo di rientrare nella classe IV e non III - ha spiegato Francesca Sala, consigliere di maggioranza con la delega all’ambiente e all’ecologia -. La motivazione, per cui non è stata accolta, tiene in considerazione che lo stabilimento si trova in un’area centrale del paese, circondata da residenze. Per quanto riguarda Artsana, si tratta di una zona industriale, dove non sarebbero sorti problemi se non fosse che la normativa richiede omogeneità, e non è possibile frammentare eccessivamente le aree del paese». Resta scettico, però, nelle fila della minoranza, il capogruppo di Tradizione e rinnovamento, Alan Albonico: «Ho dei dubbi sullo spirito della bocciatura di queste osservazioni. La frammentazione mi sembra un pretesto, perché l’area dell’Artsana confina esclusivamente con loro proprietà. Mi sembra un ostacolo su motivi di concetto. Anche per la Clerici: se fanno più rumore al loro interno che differenza fa? Così si rischia, invece, di contrastare l’operato di due aziende presenti da molti anni sul territorio e che danno lavoro a tanti cittadini>. Stefano Luraschi, della Clerici Tessuto, ammette un po’ di dispiacere: «C’è un po’ di delusione perché speravamo che la nostra richiesta venisse accolta. Silenzio dall'Artsana, che, interpellata, ha preferito non replicare.
Marco Pini

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