Veniano, nessuna attenuante
«Non si uccide per due schizzi»

Il Tribunale del Riesame durissimo contro l’uomo accusato di omicidio pluriaggravato

i è trasformato in un boomerang potenzialmente devastante, per le future decisioni giudiziarie, il tentativo di Gabriele Luraschi, in cella con l’accusa di aver ucciso con due coltellate il giovane Hans Krupe Junior, di reclamare la legittima difesa e uscire così dal carcere. I giudici del Tribunale del riesame che avevano respinto, nelle scorse settimane, l’istanza, hanno infatti motivato la loro ordinanza. E le parole scelte aprono per il quarantasettenne papà di Fenegrò una possibile contestazione da ergastolo.

Scrivono i magistrati milanesi: «Il Luraschi, che girava al parco» di Veniano, durante la festa del paese, «con moglie e figli armato di coltello, pur soggetto in età adulta ha reagito alle provocazioni meramente verbali di un ragazzo di 25 anni disarmato, e nemmeno spalleggiato nella sua reazione da amici o conoscenti, colpendolo alla spalla e uccidendolo. Non può - è la chiosa dei giudici - un litigio con uno sconosciuto per due schizzi d’acqua, per quanto degenerato verbalmente, sfociare in una reazione simile».

Secondo il Tribunale del riesame, il ricorso per chiedere la scarcerazione di Luraschi sostenendo la legittima difesa o l’eccesso colposo di legittima difesa «è palesemente infondato».

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