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Sabato 16 Agosto 2008
Parte la fase 2 della cura-Brunetta
Adesso premi solo a chi li merita
Il ministro della Funzione pubblica si gongola dei risultati raggiunti dalla sua cura anti-fannulloni (l'assenteismo è sceso del 70% solo a luglio) e così Brunetta annuncia la fase due della sua ricetta: premi ai più bravi come prova dell'efficienza raggiunta.
Premi a chi merita, dopo la mano dura contro i fannulloni. Il ministro della funzione pubblica, Renato brunetta, si appresta a redistribuire tra i dipendenti della pubblica amministrazione «il dividendo dell'efficienza»: i risparmi che arrivano nelle casse dello Stato per i risultati della crociata contro «lassismo e inefficienze» serviranno a premiare «chi al contrario garantisce ogni giorno, in silenzio e bene, un lavoro di qualità».
Si apre così la «fase 2», spiega Brunetta: «Avere lavoratori disamorati non serve a nulla, ora bisogna motivare i dipendenti, tutti, e soprattutto quelli più bravi». Sono quindi in arrivo premi legati alla produttività ed alla qualità del lavoro, una nuova mossa del ministro dopo la lotta ai fannulloni che ha caratterizzato i primi mesi di lavoro sul fronte della pubblica amministrazione.
«Come prima fase è stato assolutamente necessario invertire la rotta del lassismo, era una condizione necessaria per poi andare avanti. Ed ora che lo abbiano fatto - dice oggi il ministro - è necessario motivare i lavoratori». Il ministro non allenterà la morsa, ma si prepara a muoversi anche in un'altra direzione, quella di «premiare i dipendenti che lo meritano e che nessuno ha mai ringraziato». Ed è questa, sottolinea Brunetta, «la fase fondamentale» del suo impegno per cambiare il volto del lavoro nella pubblica amministrazione.
Perchè «avere lavoratori disamorati non serva a nulla, devono essere motivati, e premiati».
È scettico il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni: «Non ho mai visto un datore di lavoro premiare un dipendente meritevole», commenta.
Nessun problema di fondi, garantisce il ministro. «La Finanziaria già contiene risorse per il rinnovo contrattuale e per la contrattazione di secondo livello, ed in più c'è il dividendo dell'efficienza che ritorna all'interno dell'amministrazione pubblica. Quanto più rientra nelle casse della pubblica amministrazione per i risparmi legati agli effetti della lotta al lassismo, tanto più tornerà in premi ai dipendenti». Le prime misure in questa direzione sono già nella bozza della Legge Finanziaria. Già nel 2009, è previsto, la parte del salario accessorio dei dipendenti pubblici sarà corrisposto «in base alla qualità, produttività e capacità innovativa dela prestazione lavorativa», utilizzando il «tesoretto» dei risparmi che lo Stato realizzerà riorganizzando il lavoro nella pubblica amministrazione.
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