Passa il treno di Expo 2015
e Como rischia già di perderlo

Il sindaco di Milano Letizia Moratti fa l'elenco delle città con cui ha già stretto accordi e il capoluogo lariano non c'è. Due comaschi sono però in lizza per la presidenza degli organismi che gestiranno l'evento: Leonardo Carioni e Lucio Stanca

Como rischia di perdere il treno per l’Expo 2015, nonostante due esponenti lariani di primo piano - il leghista Leonardo Carioni e l’ex ministro azzurro Lucio Stanca - siano in "pole position" per la presidenza degli organismi che gestiranno l’evento: il Cipem (il comitato di pianificazione e di indirizzo, "cervello" della rassegna) e la Soge (soggetto operativo per gli appalti e i cantieri). La doccia fredda è arrivata dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, che in una lettera di replica a "Il Giornale" ha fatto anche il punto sulle partnership. «Con alcune città in particolare - ha scritto il primo cittadino di Milano, citando nell’ordine Mantova, Cremona, Parma, Pavia, Novara, Firenze e Lugano - abbiamo stabilito intese specifiche per la piena partecipazione alla preparazione e alla realizzazione di Expo, valorizzando le loro eccellenze universitarie e culturali, le loro strutture ricettive e i loro sistemi fieristici».
E Como? Non pervenuta. Questo nonostante le mille idee messe sul piatto in questi mesi e, addirittura, un consiglio comunale ad hoc (assenti la stessa Moratti e il presidente lombardo Roberto Formigoni) dedicato all’Expo. Allo stato restano sul tappeto svariate proposte, dal metrò leggero (cavallo di battaglia del sindaco Stefano Bruni), a quelle avanzate da Politecnico e Centro Volta, ma di «intese specifiche», come nel caso della vicina Lugano (che ci ha "scippato" ancora una volta la Fiera nautica), nemmeno l’ombra.

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