Passa la sfiducia a Cenetiempo,
Bruni non lo revoca

Il sindaco: «E anche D’Alessandro resterà al suo posto». Giovanardi: «Vergogna, ecco cosa succede a chi è leale»

La giunta del sindaco Stefano Bruni è sempre più a soqquadro. Dopo la trafila degli assessori indagati inizia ora quella degli sfiduciati. L’altro ieri sera il consiglio comunale ha approvato la mozione di sfiducia individuale presentata dal capogruppo Udc, Luigi Bottone, contro l’assessore Enrico Cenetiempo. La votazione, che come previsto dal regolamento si è svolta in modo segreto, ha visto 15 voti a favore della sfiducia, 12 contrari, una scheda nulla e una bianca. Solo cinque consiglieri dell’opposizione hanno votato, mentre gli altri sono usciti dall’aula ritenendo la mozione “un atto politico fuori dalle logiche partitiche del centrosinistra”.
Secondo Bottone, Cenetiempo non avrebbe diritto a ricoprire il ruolo di assessore che spetterebbe, invece, a un membro dell’Udc. È noto, infatti, che Cenetiempo è migrato nei Popolari Liberali abbandonando il partito di Casini.

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