Peggiora la crisi, 5mila in "cassa"
Como, a rischio mille posti di lavoro

Gli ultimi dati diffusi dal sindacato di Como non lasciano dubbi: la crisi del sistema industriale comasco è peggiorata solo nell'ultimo mese, portando a quasi 5mila i lavoratori in cassa integrazione e a mille addetti quelli coinvoklti dalla mobilità.

Peggiora ulteriormente la crisi industriale in provincia di Como: 12.809 addetti sono coinvolti dalla crisi. Ma già quasi 5mila (4.833) lavoratori sono in cassa integrazione e 464 dipendenti sono coinvolti da procedure dalla misura di cassa integrazione straordinaria. Ventitré aziende hanno inoltre messo in mobilità 972 lavoratori. I dati, aggiornati al 30 novembre 2008, sono stati diffusi ieri da Cisl e Cgil. Mario Piccinelli, segretario territoriale della Cisl, commentando i dati, ha sottolineato la particolare gravità della situazine: «Il quadro non è roseo e la situazione sarà ancora più preoccupante nel 2009». «Una valutazione precisa della prospettiva - ha aggiunto - sarebbe un po’ azzardata. Ma certo siamo ancora in mezzo al turbinio della crisi industriale». E il monte ore della cassa integrazione ordinaria attivata nell’intera provincia è cresciuto a 1.747. 672, con un’impennata di quasi 500mila ore, rispetto al 2007, quando la richiesta è stata di 1.264.998 ore. Allarme tessile Il settore tessile ha coperto più del 50% del totale di ore richieste: 972.359 ore autorizzate, attivate su 3.202 lavoratori e coinvolgendo 5.362 addetti. Il quadro Cisl pone in evidenza come il settore del legno abbia vissuto nel 2008 un balzo senza precedenti: 92.548, a fronte delle 31.780 autorizzate nel 2007 e nel 2006. Con 277 lavoratori coinvolti, su 327 addetti. Parallelamente anche il settore chimico subisce il pesante contraccolpo della crisi, con la richiesta di 107.535 ore nel solo mese di novembre. Ore raddoppiate rispetto al 2007 e che attualmente coinvolgono 1.081 addetti e sono già operative per 604 lavoratori. Solo nel lontano 2003 il comparto chimico mostrava un trend così negativo. Sono gli operai i soggetti più colpiti: 466, rispetto a 138 impiegati. Il settore metalmeccanico vede raddoppiate le richieste le richieste di cassa integrazione ordinarie annue, 146.133 a fronte delle 87.461, nel 2007, in cui la tendenza era in linea con il 2006. Viceversa si pone in cima alla lista, in tutta la provincia di Como, per numero di procedure di cassa integrazione straordinaria, attivate per ristrutturazione o cessazione dell’attività: 370 lavoratori in tutta la provincia (Sisme di Olgiate e Fonderie Alluminio di Dongo), a fronte di 19 nel tessile e 75 nel settore alimentare ( Mr. Day di ). Meccanico in crisi Ponendo in evidenza come le ragioni della crisi del settore meccanico sono più di carattere strutturale, rispetto al settore tessile che soffre maggiormente il calo degli ordini. Complessivamente gli addetti coinvolti da procedure straordinarie sono 1.409. Ma i numeri più pesanti sono quelli della mobilità: 972 lavoratori già colpiti, su un totale di 2.855 persone coinvolte, in 26 aziende. Metalmeccanico e tessile in primis: 410 lavoratori nel primo (in 4 aziende) e 394 nel secondo (in 16 imprese). Seguono i chimici, con 127 persone e 41 dipendenti di due aziende del settore legno. I dati sono confermati dalle stime effettuate dalla Cgil, che dal 20 di ottobre al 15 novembre, ha registrato 4.939.500 lavoratori in cassa integrazione. In 25 giorni i lavoratori in Cgo sono aumentati di 500 unità, come sono aumentate le aziende che hanno attivato le richieste: da 55 a 72 nel settore tessile; da 13 a 24 nel metalmeccanico, con un aumento di più di 340 persone in cassa integrazione. Ed il dato Cgil considera solo un campione di aziende della provincia: 121. Le stime della Camera del Lavoro di Como rivelano inoltre come mediamente ci siano 69 dipendenti per azienda in Cgo, con punte di 103 dipendenti nel settore metalmeccanico, 155 nelle industrie alimentari e 170 nel settore grafico. In percentuale è il settore tessile ad avere il maggio numero di lavoratori interessati dalla Cgo: 85,1%, a fronte del comparto Chimico gomma plastica (84,1%) e del legno (87,9%). Amalia B. Di Bartolo

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