Pensioni sociali nel caos
Paura per 4000 comaschi

Il governo assicura: il taglio non riguarderà gli italiani. In apprensione migliaia di pensionati lariani che attendono la modifica del testo sulla manovra economica

E' caos sugli assegni sociali (800.000 in Italia e 3.866 in provincia di Como). Secondo la manovra economica del governo, su proposta della Lega, gli assegni dovevano essere tagliati, perché anche gli extracomunitari cominciano a chiederli. E per prevenire o stroncare abusi su falsi ricongiungimenti con familiari a carico, è stato introdotto un giro di vite, nel quale però rischiano di rimanere stritolati gli italiani anziani e poveri. «Avete capito male», si affannano a ripetere ministri, viceministri e sottosegretari, riportando in commissione il testo. L’articolo della bufera, il numero 20, recita: «Dal primo gennaio 2009, l’assegno sociale è corrisposto agli aventi diritto, a condizione che abbiano soggiornato legalmente e lavorato legalmente con un reddito almeno pari all’importo dell’assegno sociale, in via continuativa, per almeno dieci anni nel territorio nazionale». Dietrofront sugli italiani e sull’attività lavorativa, ha rassicurato il ministro al Welfare, Maurizio Sacconi, ma sono tutti in attesa di leggere, nero su bianco, gli sviluppi della tragedia-farsa di fine luglio.

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