Per i comaschi il pasto è d'oro
Allarme e rabbia tra i consumatori

L'osservatorio dei prezzi: aumenti generalizzati tra i beni alimentari. Addirittura clamoroso l'incremento del costo della pasta: +46%. La federconsumatori: "Qualcuno se ne approfitta"

Se i risparmi custoditi in banca crescessero con lo stesso ritmo con cui aumenta il prezzo della pasta, molti comaschi diventerebbero ricchi anche solo a guardare nel vuoto. Più 46%: a tanto ammonta l'impennata del prezzo della pasta che in un anno, dal luglio 2007 allo stesso mese del 2008, è passata da 1,1 euro a 1,59 euro. Il piatto dei comaschi piange, secondo l’analisi dell’Osservatorio dei prezzi del Comune di Como. Ecco i rincari maggiori: limoni, +49%, kiwi, aumentati del 32% (oggi costano 2,90 euro al chilo). Ma nella classifica dei prodotti il cui prezzo è lievitato di più, compaiono anche frutti di stagione. Secondo le associazioni dei consumatori, però, qualcosa non va. “Sembra che qualcuno si stia approfittando - tuona Silvana Brenna, presidente di Federconsumatori di Como - perché non è possibile che anche angurie e meloni, frutti tipicamente di stagione, abbiano subito tali rincari”.

"Il confronto con luglio 2007 - sottolinea Domizia De Rocchi, dell'ufficio statistica del Comune di Como - registra aumenti generalizzati, fatta eccezione per la carne in scatola (-5%) e l’olio extravergine (-4%). I rincari superiori al 10% riguardano pasta (+46%), würstel (+19%), coniglio fresco (+16%), pane (+11%) e pollo fresco (+10%)".

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