Piccolo è bello e necessario
La crisi manda a picco i mutui

I notai lariani certificano il brusco calo delle richieste di finanziamento

«Come si possono contrarre mutui con un interesse al 6%? Siamo quasi alla follia». Il presidente del Collegio notarile di Como e Lecco, Franco Panzeri, lancia l’allarme e non nasconde la brusca frenata sul fronte dei prestiti per l’acquisto di abitazioni: «In provincia di Como - spiega - stiamo stipulando un numero di mutui molto inferiore rispetto al passato, d’altra parte i tassi di interesse sono alle stelle e il mercato immobiliare è fermo. Si fanno meno mutui - continua Panzeri - e quei pochi sono di entità ridotta. Nel Comasco stimiamo un calo del 20-25%. Vengono contratti mutui con importi bassi, nella maggior parte dei casi per l’acquisto di piccole unità - dice il presidente del Collegio notarile - Non si vede più il classico appartamento di quattro locali più servizi». L’accordo tra notai e banche lariane in materia di portabilità è rimasto, inoltre, solo un’ipotesi: «Dopo un primo incontro pieno di rassicurazioni, le banche glissano - tuona Panzeri - Avevamo posto le basi per un accordo sulla portabilità gratuita e 22 banche si erano dette pronte a firmare un protocollo. Ora, però, solo due istituti hanno accettato la proposta, gli altri prendono tempo, dicono che è necessario studiare i nuovi provvedimenti del governo. A questo punto tutto è rinviato a settembre, ma i cittadini ne fanno le spese». 

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