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Giovedì 02 Ottobre 2008
Pozzi blinda l’assessore indagato
«Paolo Gatto non si tocca»
Forza Italia alla Lega: «Niente sospensione». L’azzurro in giunta: «Decida il partito»
«Non ci penso nemmeno. Né a una sospensione né ad altro. Paolo Gatto non si tocca». È la risposta perentoria del neocommissario provinciale di Forza Italia Giorgio Pozzi al collega della Lega Nord Tito Cattaneo che, all’indomani della notizia dell’iscrizione dell’assessore azzurro sul registro degli indagati con l’accusa di falso in atto pubblico per avere, secondo la tesi della magistratura, utilizzato le dichiarazioni di un disabile per far annullare le multe emesse dal vigile elettronico, ne auspicava la sospensione cautelativa dalla giunta.
«Non faccio il giudice - ha continuato Pozzi difendendo a spada tratta uno dei suoi uomini più fedeli - e il giorno che un giudice dirà che Gatto è colpevole lo manderemo fuori dalla giunta in trenta secondi. Il fatto che sia indagato non significa che sia colpevole e solo la giustizia lo potrà stabilire». E lui, l’assessore a Commercio e Moda? «La Lega - ha voluto precisare ieri - ha parlato in quel modo per quello che ha letto sui giornali, ma che non rispecchia la realtà». Sull’ipotesi di dimissioni Gatto si limita a dire: «Mi rimetto alla decisione del partito. Non ho fatto nulla di male perché mi risulta che i ricorsi contestati siano stati respinti e la multa pagata il doppio e in più sono pure finiti in procura».
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