Preziosi e il crac del Como:
il pm chiede 3 anni e 6 mesi

Prima della requisitoria, l'ex patron della squadra azzurra si difende per un'ora: «Ho commesso certamente molti sbagli, ma mai ho agito con intento doloso».

COMO - Tre anni e sei mesi. È la richiesta avanzata dal pm Vittorio Nessi nei confronti di Enrico Preziosi, accusato di bancarotta fraudolenta nell’ambito del fallimento del Calcio Como. Richiesta che non sorprende, viste le accuse mosse nei confronti di Preziosi. Ben più sorprendente, invece, è stata la comparsa davanti ai giudici dello stesso ex presidente del Como, sinora rimasto fuori dalla vicenda dibattimentale. Prima della requisitoria di Nessi, Preziosi ha scelto di presentarsi per rendere dichiarazioni spontanee. Ribadendo alla stampa quello che è stato il suo principio sin dall’inizio del processo. «Non ho voluto patteggiare, non ho voluto nascondermi: sono qui a metterci la faccia, come è giusto che sia».
E la faccia Preziosi ce l’ha messo per un’ora abbondante. Un’ora di monologo, un intervento «appassionato e accorato» come lo ha definito lo stesso Nessi. Preziosi non ha contestato più di tanto le circostanze attribuitegli dall’accusa. Ha però sottolineato più volte che «ho commesso certamente molti sbagli, ma mai ho agito con intento doloso».
Lilliana Cavatorta

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