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Mercoledì 20 Agosto 2008
Prezzi alle stelle, nuovo allarme
Pane e latte più cari della benzina
Nei primi sei mesi dell'anno i beni alimentari sono cresciuti ad un ritmo che supera per certi prodotti il 30. %. E' il caso del pane, del latte e della pasta. Aosta, per esempio, è la regina del caro-spaghetti che possono costare fino a 4,8 euro contro Rovigo città dalla pasta low-cost.
Il piatto di spaghetti, simbolo dell'Italia, è volato alle stelle con rincari, nei primi 6 mesi, di oltre il 30%. Con Aosta 'reginà del caro-pastasciutta: nella città un chilogrammo di pasta di 'semola di grano durò tocca 'massimì di 4,8 euro. Un vero e proprio lusso nel capoluogo valdostano che riporta alla memoria la scena di 'Miseria e Nobiltà, il film in cui Totò riempiva le proprie tasche di spaghetti al pomodoro. Molto più conveniente, invece, a Rovigo dove lo stesso chilo di pasta segna 'solò quota 1,58 euro. La mappa del caro-pasta italiano - secondo gli ultimi dati sui 'prezzi massimì dell'Osservatorio del Ministero per lo sviluppo economico guidato da Mr Prezzi - mostra così un forte divario, a livello regionale, con prezzi spesso oltre il doppio tra una città e l'altra dello stivale.
Se Aosta è in assoluto la più cara, e ben distanziata sul podio da Milano - medaglia d'argento - con 3,60 euro al chilo, e da Firenze-Torino-Bolzano, piazzate a pari merito al terzo posto con un prezzo di 3,4 euro, i prezzi massimi sotto i 2 euro al chilo si registrano comunque principalmente nei centri del nord Italia.
La tradizione mediterranea sembra così essere più cara al Sud: fatta eccezione per Potenza (1,60 euro) e Bari (2 euro) Napoli mostra un «prezzo massimo» di 2,50, Reggio Calabria si attesta a 2,46, Palermo a 2,20. La capitale, invece, registra un prezzo massimo di 2,40 euro al chilo.
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