Prima giornata in carcere
La Franzoni vedrà i figli

Il Pg della Procura di Torino ha chiesto l'applicazione dell'indulto: questo potrebbe ridurre la pena da scontare di tre anni. Ieri intanto la Franzoni è stata guardata a vista in carcere da due guardie. Potrà vede i suoi figli sei volte al mese.

La procura generale di Torino ha chiesto l'applicazione dell'indulto per Anna Maria Franzoni.
L'iniziativa è dettata dalla norma. Per la madre di Samuele questo comporta uno sconto di tre anni della pena. Oggi, intanto, da quando è in carcere, alla Dozza di Bologna, Anna Maria Franzoni ha un unico pensiero, i suoi bambini. Lo aveva detto anche ai carabinieri che ieri sera l'hanno arrestata e lo ha ribadito ai dirigenti del carcere bolognese, che però l'hanno parzialmente rassicurata. Annamaria potrà vedere Davide e Gioele, di 12 e 5 anni, sei volte al mese. Il primo giorno di carcere, per Anna Maria Franzoni, è trascorso fra gli adempimenti burocratici, le visite mediche di ingresso e un lungo colloquio con lo psicologo, che ha valutato anche possibili inclinazioni depressive o suicide. Chi l'ha incontrata in carcere è stato colpito dal suo sguardo che non ha lasciato trasparire nessuna emozione. Jeans, maglia scura, scarpe basse, capelli curati, è stata alloggiata in una cella singola dove, per il momento, è sorvegliata a vista da due agenti. Con quello sguardo perso nel vuoto, "come se non accadesse a lei", come ha commentato un avvocato bolognese che l'ha incontrata, in mattinata, nei corridoi del carcere. Nel suo primo giorno nel carcere bolognese dove è reclusa per scontare la condanna di 16 anni per l'omicidio del figlio Samuele, Anna Maria non ha potuto incontrare nessuno, nemmeno il suocero, Mario Lorenzi, arrivato con un borsone per lasciarle un pò di effetti personali e che, uscendo dal carcere, non ha avuto la forza di rivolgere nè una parola nè un gesto ai giornalisti che lo stavano interpellando. Nel pomeriggio due consiglieri regionali, Paolo Nanni (Idv) e Gabriella Ercolini (Pd), hanno visitato il carcere, ma non sono riusciti ad incontrarla. Sono stati loro a riferire della sua sistemazione e dell'assicurazione, data dalla vice direttrice del carcere, della possibilità dei sei incontri mensili con i figli. "Per il momento - ha detto Nanni - non ha avuto nessun contatto nemmeno con le altre detenute. È stata sistemata in una cella singola, anche se non grandissima. Sono sicuro che sarà trattata bene".

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