Quattro torri da otto piani
proprio davanti alla Spina Verde

E' tra gli interventi programmati sull'area dell'ospedale Sant'Anna e già desta molte perplessità. Un primo "altolà" arriva dall'Amministrazione provinciale

Quattro torri da otto piani ciascuna, in competizione con il Castel Baradello, il campanile di San Carpoforo e la ciminiera della centrale termica. Quattro strutture edilizie ai piedi della collina della Spina Verde che lambisce l’area dell’ospedale Sant’Anna: è uno degli elementi che più hanno sollevato perplessità negli enti e nelle associazioni che partecipano alla valutazione strategica ambientale, Vas, sul riutilizzo del comparto San Carpoforo-Santa Brigida, 92.000 metri quadrati in vendita in previsione dello spostamento delle attività sanitarie a Comosud.
Martedì, a palazzo Cernezzi, la seconda tappa della conferenza Vas, un mese dopo la presentazione del rapporto ambientale. In questi trenta giorni, hanno formulato osservazioni Arpa, Asl, amministrazione provinciale, associazione “la Città possibile”, Lega Ambiente, Wwf, Italia Nostra e Ordine degli Agronomi. Osservazioni critiche, alle quali il direttore generale del Comune, avvocato Nunzio Fabiano, ha già risposto ieri con una serie di puntualizzazioni tecniche e giuridiche che saranno approfondite dall’ingegner Roberto Laria, direttore dell’area pianificazione e valorizzazione del territorio del Comune di Como e dal dottor Alessandro Russi, responsabile del settore ambiente.
Un primo "altolà" arriva intanto dall'Amministrazione provinciale: "Desta molte perplessità proporre altezze dei nuovi edifici sino ad un massimo di 24 metri" ed è solo una delle osservazioni che il superdirigente provinciale al territorio, Giuseppe Cosenza, ha messo nero su bianco nella seconda conferenza Vas riunita a Palazzo Cernezzi.

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