"Arancia meccanica" a Milano
Trans stuprata e massacrata

La polizia di Milano ha arrestato due giovani, un italiano e un minorenne nordafricano, ritenuti reponsabili di aver ucciso, dopo averla violentata, una transessuale. Decisive le telecamere del comune. La Questura: "Mai vista una violenza simile"

"E' una brutta storia, peggio di "Arancia Meccanica", è il delitto più efferato che mi sia capitato di vedere in oltre 20 anni di lavoro, anche per la violenza fine a se stessa che è stata esercitata".
Sono parole del capo della squadra mobile della Questura di Milano Francesco Messina parlando dell'omicidio del 30enne Gustavo Rangel Brandau in arte Samantha, il trans sequestrato, violentato e ucciso il 29 luglio scorso a Milano, la cui vicenda è stata resa nota solo ora dopo l'arresto dei due responsabili.
Con l'accusa di sequestro di persona, rapina, violenza sessuale di gruppo, omicidio e occultamento di cadavere, sono finiti nel carcere di San Vittore due giovanissimi balordi: il 19enne catanese Davide "Peppe" Grasso residente a Rozzano (Milano) e il 17enne di origine marocchina M.R.. Il primo, disoccupato, il secondo ha una sfilza di precedenti, era domiciliato da qualche tempo presso la struttura "Comunità Nuova" diretta da Don Gino Rigoldi, cappellano dell'Istituto penale per minorenni Cesare Beccaria di Milano.
La vicenda ha inizio intorno alle 5.30 del 29 luglio scorso in fondo a via Novara, la lunga via che dalla zona De Angeli sfocia nel Comune di Settimo Milanese. Di fronte a Samantha si ferma una Ford Escort bianca su cui ci sono i due arrestati, che quell'auto l'hanno rubata al culmine di una "notte brava" durante la quale hanno probabilmente anche assunto stupefacenti. I ragazzi sono arroganti e le chiedono una prestazione gratis, Samantha si rifiuta, i due scendono e cercano di caricarla a forza in auto. 
Una telecamera mostra  il trans che grida e si divincola, i ragazzi la insultano e la picchiano, insieme con la sua collega che era intervenuta in sua difesa e che, di fronte alla violenza dei due, fugge terrorizzata. Samantha, viene presa di peso e "buttata" nell'auto. Qui viene ripetutamente colpita, ma riesce a scendere. Viene ripresa e caricata nuovamente sull'auto.
Quando i giovani capiscono che nella colluttazione Samantha ha perso la borsetta, ritornano indietro e la raccolgono dal marciapiede. Vogliono i soldi, ma nella borsa ci sono solo pochi spiccioli, così i due ricominciano a picchiarla e probabilmente anche a colpirla con delle coltellate. Il trans rivela dove ha nascosto i soldi ("una sessantina di euro imboscati dietro un albero vicino a dove esercitava"), ma la situazione ormai sta precipitando e i due rinunciano a recuperarli.
L'auto intanto imbocca la tangenziale Ovest in direzione Sud, Samantha ha il volto tumefatto e perde copiosamente sangue da diverse ferite. Ma questo non scoraggia i due a violentarla. Il brasiliano prova per un'ultima volta a fuggire, esce dall'auto in tangenziale ma viene immediatamente raggiunto e rimesso a forza sulla Escort. Qui altre botte, altri fendenti: Samantha è completamente ricoperta di sangue e muore. 

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