"Comaschi, basta strilli. E fate le paratie"

La polemica, il numero 2 della Provincia di Lecco: "Allibito dalle accuse. La diga di Olginate? Sempre aperta"

Possibile che ogni volta che il lago esonda, da Como partano strali contro il Consorzio dell’Adda e la diga di Olginate? Possibile che nessuno faccia mai un esame di coscienza e si chieda perché mai non si siano ancora realizzato le paratie a 20 anni o quasi dai fondi concessi della legge Valtellina? Sono domande durissime, quelle che il vice presidente dell’Amministrazione provinciale di Lecco, Italo Bruseghini (nella foto, per vent’anni sindaco di Olginate) butta sul tavolo della discussione. Una discussione che sta assumendo, in modo inversamente proporziale all’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio questa fetta di Lombardia, i contorni di una bufera. Di una crociata. Il rappresentante comasco nel Consorzio dell’Adda chiede di "allargare" la diga di Olginate, i politici comaschi si lamentano per i danni al turismo, per i battelli che non partono... Bruseghini, però, non ha intenzione di diventare il materasso di quanti lamentano le presunte manchevolezze della sponda lecchese. La vicenda, a ben guardare, rischia di trasformarsi in una sorta di incidente diplomatico, in un derby infinito tra i due rami del Lario. Dai campi di calcio fino alle acque del lago. Ma chi ha ragione, in tutta questa storia? C’è chi parla di malagestione del Consorzio dell’Adda, chi dice che va allargata la diga di Olginate. Insomma, un attacco frontale.

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