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Venerdì 21 Novembre 2008
"Frigerio condannato
a una vita di cure"
Strage di Erba, il legale del superstite spiega le ragioni della richiesta di risarcimento al processo: "Ha bisogno di terapie costose"
COMO Mario Frigerio, il superstite della strage e testimone chiave del processo, è un uomo ferito nel corpo e nell’anima che, con l’amore dei figli Elena e Andrea, si sta lentamente riprendendo da dolori profondissimi. «Ha però bisogno di cure costose - tiene subito a precisare il suo avvocato, Manuel Gabrielli - e per questo motivo ho chiesto in aula un risarcimento urgente di 320mila euro, una misura immediatamente esecutiva dopo la sentenza di primo grado. Non potevo comportarmi diversamente perché Mario Frigerio è l’unico dei coinvolti che ha subìto danni provati, ha un’invalidità riconosciuta del 70 per cento, e ha bisogno di cure molto costose che con la sua pensione non riesce certo a fronteggiare». Il quadro dipinto dall’avvocato Gabrielli non è incoraggiante: «Parliamoci chiaro - prosegue - dopo la brutale aggressione dell’11 dicembre, Mario Frigerio è rimasto ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Como fino al 19 gennaio, da lì era poi stato trasferito alla clinica Villa Beretta a Costa Masnaga dove lo avevano sottoposto a cure fino al 14 aprile. Nella stessa clinica specializzata è poi andato tre volte alla settimana per sottoporsi a cure riabilitative: il tutto era stato coperto dal servizio sanitario nazionale ma, ora, il mio assistito si trova ad affrontare spese ingenti, troppo elevate per il reddito familiare dei Frigerio. Deve fare cure riabilitative di vario genere, in quanto parla con una sola corda vocale e ha bisogno di ginnastica particolare perché ha il lato sinistro del corpo semiparalizzato».
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