"Ho visto Franco
crollare a terra"

La testimonianza della titolare del locale di Bulgorello in cui è avvenuto l'omicidio: "Ho visto Franco alzarsi dalla sedia mentre si teneva l’addome con le mani. Ha fatto pochi passi, è entrato nel bar e poi è crollato"

CADORAGO «Ero al lavoro dietro al bancone del bar, ho sentito quei tre colpi in serie e ho pensato che qualcuno avesse esploso dei petardi nel nostro giardino: mi sono sporta e invece ho visto Franco alzarsi dalla sedia mentre si teneva l’addome con le mani. Ha fatto pochi passi, è entrato nel bar e poi è crollato a terra: dopo pochi istanti sul pavimento, sotto il suo corpo, si è formata una grossa macchia di sangue».
E’ agghiacciante il racconto di Gisella Annoni, titolare del bar Arcobaleno di Bulgorello di Cadorago, teatro della brutale esecuzione di Franco Mancuso, 35 anni, un cliente abituale del locale.
«Franco veniva da noi una volta alla settimana - ricorda ancora la barista - Una persona tranquilla, qui non aveva mai creato problemi o avuto discussioni con altri clienti. Venerdì pomeriggio si era seduto tranquillamente su una sedia all’esterno e stava bevendo una birra con altri conoscenti quando il killer è entrato dal retro». L’esecuzione è durata una manciata di secondi, il tempo per il sicario di presentarsi davanti al suo obiettivo e colpirlo con tre colpi di revolver: «L’assassino non ha detto una parola - prosegue il suo racconto la barista - io non l’ho visto, ma gli altri clienti che, come me, sono stati sentiti dai carabinieri, hanno riferito che aveva un casco da motociclista e indossava occhiali da sole».

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