"La Telecom mi fa pagare
i cavi di tutto il paese"

Dongo: beffa per un cittadino che aveva concesso gratis alla compagnia telefonica di attaccarsi alla parete della propria abitazione

DONGO Occorre rimettere a posto i cavi delle linea telefonica del paese, e la Telecom addossa le spese a un unico cittadino. Vittima di questa singolare vicenda è Angelo Quarenghi, in carica anche come assessore comunale, che anni addietro, al pari di altri vicini, aveva concesso bonariamente alla società di telefonia di attaccarsi alla parete della propria abitazione, in via Tre Pievi, con i cavi della linea principale.
«Lo scorso anno ho effettuato lavori di ristrutturazione, e ho chiesto a Telecom ed Enel di staccare provvisoriamente i cavi addossati a casa - racconta -. Nel giugno scorso, concluso l’intervento, ho inviato un fax alle due società comunicando che avrebbero potuto ripristinare la situazione. Enel ha provveduto a rimettere tutto a posto, mentre Telecom ha risposto al mio fax dicendo che mi sarebbe costato 150 euro il sopralluogo, e che le spese per i lavori sarebbero state quantificate in seguito».
Lo stupore è stato notevole. «Mi pareva di essermi spiegato bene - conferma Quarenghi - ma per sicurezza ho inviato un secondo fax, rimarcando che si trattava di rimettere a posto i cavi della linea del paese, e non il filo collegato al mio telefono. A distanza di tre mesi, tuttavia, sono ancora in attesa di riscontro. Una massa di fili, tra l’altro, penzola dinanzi alle finestre e mi impedisce di posare le ante e di completare gli ultimi dettagli dei lavori». Fra la Telecom e i privati non è stato stipulato, a suo tempo, alcun contratto scritto che contempli una servitù: «Non essendoci la possibilità di piantare pali sul lato della via in cui ci sono le abitazioni, autorizzammo verbalmente Enel e Telecom a sfruttare i nostri muri - ribadisce l’interessato -. Una gentile concessione diventa ora una paradossale beffa. Credo di avere il diritto di ristrutturare casa, e non capisco perché dovrei pagare io l’intervento di spostamento dei cavi. A questo punto però, l’unica cosa che mi rimane da fare è una bella denuncia nei confronti di Telecom».
Interpellato in merito, l’ufficio competente ha fornito una risposta all’addetto stampa della società dopo cinque giorni lavorativi: si tratta, stando a quanto riferiscono i responsabili, di un disguido; entro la fine di settembre dovrebbero essere sistemati i discussi cavi e ogni spesa - assicura Telecom - sarà a carico dell’azienda.
Gianpiero Riva

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