Redditi pubblicati in rete
Esposto in Procura a Como

Il primo l'ha presentato il Codacons: «Risarcimenti fino a 1000 euro»
Nessuna iniziativa da parte dei pm. Si attendono indicazioni da Roma

È rivolta contro la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi - anche quelle dei comaschi - sul sito dell’Agenzia delle entrate. È di ieri la notizia che contro la diffusione dei 740 scende in campo il Codacons che sul Lario, come in (quasi) tutti gli altri capoluoghi di provincia italiani, ha presentato una denuncia in Procura rimandando quanti, tra i contribuenti fossero interessati, al sito internet www.codacons.it, da dove si può scaricare un modello per avviare le azioni risarcitorie del caso: «Alla luce del provvedimento del garante, milioni di cittadini i cui dati sensibili sono stati violati, possono richiedere un risarcimento danni», ha spiegato proprio il numero uno dell’associazione Carlo Rienzi che ha anche ipotizzato indennizzi fino a un massimo di mille euro «per la grave violazione della privacy subita». Bisognerà, a questo punto, vedere come si muoveranno le numerose procure interessate. La prima a ventilare ipotesi di approfondimento è quella di Roma che, secondo indiscrezioni, potrebbe già convocare nelle prossime ore proprio Visco mentre il procuratore aggiunto Franco Ionta ha già firmato l’ordine di esibizione del carteggio per verificare con esattezza di chi sia stata l’iniziativa di mettere on line i dati sui redditi.

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