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Domenica 04 Gennaio 2009
Regione Lombardia: inchiesta
sugli appalti per la nuova sede
Aperta un'inchiesta per presunte irregolarità legate ai lavori per la realizzazione della nuova sede della Regione Lombardia: in oltre 50 pagine ipotizzati vari reati: dalla concussione, alla corruzione, dalla turbativa d'asta alla truffa, alle false fatturazioni. Tra le società coinvolte Infrastrutture Lombarde e la Impregilo.
Secondo quanto l'ANSA ha potuto apprendere, i militari hanno ipotizzato vari reati - dalla concussione, alla corruzione, dalla turbativa d'asta alla truffa, alle false fatturazioni - a carico di persone già identificate. Tra queste, figurano dirigenti di Infrastrutture Lombarde spa (società appaltante dell'opera, con capitale interamente della Regione Lombardia) e della società Impregilo, che partecipa con una quota superiore al 90 per cento al Consorzio Torre, il quale nell'agosto 2006 si è aggiudicato l'appalto per un importo superiore a 185 milioni.
I fatti - ricostruiti in massima parte attraverso intercettazioni telefoniche - sono emersi nelle indagini preliminari della procura di Potenza sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. Il pm potentino Henry John Woodcock ha trasmesso il rapporto dei carabinieri alla Procura di Milano per competenza territoriale; l'ha, inoltre, depositato - mettendolo a disposizione delle parti - a riprova della necessità della misura cautelare richiesta e adottata per l' imprenditore materano Francesco Rocco Ferrara, arrestato per l' inchiesta sulle presunte tangenti legate alle estrazioni petrolifere e coinvolto, per i carabinieri, anche nelle presunte irregolarità per la nuova sede della Regione Lombardia.
Ferrara si è occupato, infatti, con una delle imprese a lui riconducibili, in subappalto per conto del Consorzio Torre, dei lavori di movimento terra per la costruzione della nuova opera.
Durante gli scavi sarebbero emersi materiali contaminati da idrocarburi, che un'altra ditta dello stesso Ferrara ha provveduto a rimuovere. Per tali lavori - hanno accertato i militari - l'impresa ha presentato un preventivo di spesa di circa otto milioni di euro, giudicato congruo solo per il 50 per cento. Secondo quanto segnalato dai carabinieri alla magistratura, le procedure amministrative seguite, comprese quelle di pagamento, non sarebbero state corrette, al punto da integrare - sempre a parere dei militari - i reati di traffico illecito di rifiuti, truffa e falsa fatturazione.
I carabinieri, inoltre, sempre attraverso intercettazioni telefoniche, hanno rilevato presunti rapporti non lineari - che, ritengono i militari, lascerebbero ipotizzare interessi economici - tra un alto dirigente di Infrastrutture Lombarde Spa e alcuni dirigenti di Impregilo. In questo contesto i militari hanno evidenziato le difficoltà, emerse da intercettazioni telefoniche, dello stesso dirigente di Infrastrutture Lombarde Spa di fronte alle azioni di controllo assiduamente svolte dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni per la effettiva conclusioni dei lavori entro il termine previsto di novembre 2009. I carabinieri, infine, hanno segnalato alla magistratura una presunta imposizione a Infrastrutture Lombarde di varianti al progetto originario per ampliare in maniera notevole il costo dell'appalto ed hanno evidenziato anche presunte criticità, meritevoli di approfondimento investigativo, di alcuni subappalti, in particolare di quello, da circa otto milioni di euro, per i frangisole da sistemare sugli edifici della nuova sede della Regione Lombardia.
La procura di Milano ha confermato l'apertura dell' inchiesta informando solo che gli iscritti nel registro degli indagati sono una decina e tra questi «non figura alcun politico».
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