Restauri di Villa Olmo e nuovo palazzetto
Il Comune chiede al Governo 20 milioni

L’amministrazione punta a partecipare al bando per la rigenerazione urbana Il sindaco: riqualificazione dal tetto alle fondamenta. Dubbi per Muggiò

Il Comune è pronto a chiedere al Governo due finanziamenti da circa 10 milioni di euro ciascuno nell’ambito del bando per la rigenerazione urbana, che scadrà il prossimo 4 giugno.

Interni, statue e fontana

La prima richiesta riguarda i fondi per completare il restauro di Villa Olmo, questa volta l’interno della villa oltre a ristorante, statue, tempietto e fontana oltre alle protezioni per l’accessibilità del parco. Secondo una ricognizione dettagliata fatta dagli uffici di Palazzo Cernezzi tra progettazioni, opere, gare e restauri si tratta di un intervento complessivo da 11 milioni e 350mila euro.

Di questi quasi 5 milioni servono per l’interno della villa (impianti, arredi, soffitti, pavimenti, eccetera), 1, 4 milioni per il ristorante e 350mila per il casino sud. E ancora, per fare gli esempi più importanti, poco più di 100mila euro per la fontana, le statue e il tempietto e 155mila per proteggere l’accessibilità del parco (nell’area verso il lido, ad esempio, non ci sono chiusure). Il sindaco Mario Landriscina parla della necessità di una «ristrutturazione completa, dal tetto alle fondamenta poiché è necessario guardare l’insieme e intervenire in modo complessivo» e, per questo, punta «ad inseguire la possibilità di ottenere in fondi nell’ambito del Piano nazionale».

Finora Villa Olmo è stata interessata dai maxi lavori inseriti nel progetto “Navigare nella conoscenza” predisposto dall’amministrazione Lucini e che aveva ottenuto un finanziamento di 5 milioni di Fondazione Cariplo. Dei lavori inseriti, che viaggiano in ritardo di anni, la parte più grossa ancora da realizzare è la riqualificazione delle serre.

Nel frattempo sono previsti lavori da 50mila euro per sistemare provvisoriamente la facciata sul retro, da cui si sono staccate parti di intonaco: partiranno nei prossimi giorni per concludersi nel giro di qualche settimana.

Il tempo stringe

La seconda tranche di fondi, che sta creando tensioni in maggioranza, riguarda il palazzetto dello sport di Muggiò . Dall’ipotesi iniziale di 7 milioni di euro si è arrivati a un progetto più ampio (da 1500 posti oltre agli spazi per le palestre e alla scelta di una struttura a emissioni zero) ma decisamente più costoso, visto che si parla di circa 14 milioni. Il tema è finito venerdì sul tavolo dei vertici provinciali del centrodestra e del sindaco. Dopo il no di Lega e Forza Italia, il sì di Fratelli d’Italia e il parere favorevole di Landriscina, che vista la non unanimità aveva deciso di non procedere, si sono scatenate telefonate e retromarce. Forza Italia a livello comunale è infatti decisa ad andare avanti, la civica Insieme ha detto di voler sostenere il sindaco (orientato al progetto più completo) mentre la Lega ha ribadito il suo scetticismo, ma nelle prossime ore le cose potrebbero smussarsi ulteriormente e la delibera arrivare in giunta. Il primo cittadino ha detto che sono in corso «le valutazioni di carte e progetti» e che «una decisione sarà presa nelle prossime ore» ma ha sottolineato che «c’è la possibilità di realizzare un palazzetto più ampio». E non è nemmeno detto che, se non arriverà il finanziamento da Roma, il Comune non decida di attingere ad altre risorse, in primis l’avanzo di bilancio.

Il tempo, in ogni caso, stringe. Entro venerdì tutti i documenti devono essere inviati a Roma e vanno ancora completati. Ecco perché i due dossier dovranno arrivare sul tavolo della giunta nel giro di pochissimo.

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