Rette più basse in Ca' d'Industria?
Basta diminuire gli stipendi

Il presidente Pellegrino al Comune: il contratto degli enti locali costa alle famiglie fino a 13 euro in più al giorno

Tagliare le rette della Ca’ d’Industria? Una missione possibile, ma la ricetta passa attraverso il cambio di contratto dei dipendenti. Lo ha spiegato il presidente della fondazione, Domenico Pellegrino, intervenuto lunedì sera in consiglio comunale per relazionare sull’andamento delle strutture di ricovero e in particolare sullo stato della nuova sede Le Camelie di via Bignanico. Il taglio potrebbe arrivare adirittura fino a 13 euro al giorno.
«Quando la Ca’ d’Industria è stata trasformata da Ipab a fondazione - ha spiegato Pellegrino - a rigor di logica si sarebbe dovuto adottare un nuovo contratto di tipo privato, invece si è mantenuto il contratto degli Enti locali (attualmente unico caso in provincia) che costa 4mila euro in più all’anno per ogni dipendente e prevede 2 ore di lavoro in più a settimana. A conti fatti, tenuto conto che i nostri dipendenti sono 358, il contratto privato consentirebbe un risparmio annuo di 1,8 milioni di euro. In questo modo si potrebbe abbattere la retta di circa 10 euro. Se poi aggiungiamo che le nostre tariffe sono ogni comprensive e coprono persino i costi di parrucchiere, podologo, animazione e lavanderia personale, effettuando tagli su queste voci arriveremmo alla possibilità di un ulteriore taglio della retta di oltre 10 euro».

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