Ruspe sull’affare del secolo
Partiti i lavori all’ex Intendenza

Venduto a 800 euro a metro quadro, il palazzo di via Diaz ospiterà appartamenti

Le buche e il buco. Le grandi buche nel cortile si vedono, al numero 60 di Via Diaz: una ruspa è all’opera nel palazzo dell’ex Intendenza di finanza, già convento agostiniano nella «Contrada delli Tre monasteri», passato al demanio nell’800 e utilizzato per pubbliche funzioni.
Da qualche giorno, sono in corso lavori di scavo, per verificare preesistenze romane: sono sondaggi richiesti dalla Soprintendenza ai Beni archeologici, che dovrà dare pareri e prescrizioni sul progetto e sarebbe già stato trovato un muro millenario. Si prospetta un maxi investimento per la Società «Como 2006» composta anche da operatori comaschi, valtellinesi e bergamaschi che, dopo anni di abbandono e di incuria, restituiranno al centro storico una botta di vita, residenze ed uffici. Ma non s’è ancora dissipato il dubbio sulla svendita del palazzo, un bene di famiglia, la famiglia pubblica. Infatti, nel 2005, era stato trasferito dallo Stato alla Società Coni Servizi e secondo le intenzioni, sembrava dovesse diventare il palasport del centro storico. Intenzione presto sfumata: Coni Servizi mise all’asta per 3,6 milioni di euro il compendio da 5.500 metri quadrati e fu aggiudicato alla Società «Sicilcasa» per 4,6 milioni di euro. Le offerte furono due, la spuntò Sicilcasa, ma già in quel mese di maggio di tre anni fa, si levarono perplessità: che cosa aveva abbassato a poco più di 800 euro il metro quadrato un valore patrimoniale, storico e strategico?

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