Sant'Anna bis, operaio folgorato
Soccorsi acrobatici a 20 metri d’altezza

Infortunio sul lavoro nel cantiere del nuovo ospedale. Ferito, ma non grave, un giovane operaio pavese

Più che serio per le ferite riportate dall’operaio, è stato spettacolare il recupero del giovane di 28 anni che ieri mattina ha ricevuto una scossa elettrica all’interno del cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale Sant’Anna a Montano Lucino.
Non è certo stato un intervento paragonabile a quello che a Torino la settimana scorsa ha visto i pompieri salvare la vita di un muratore rimasto miracolosamente aggrappato a un cavo a una ventina di metri d’altezza, ma si è comunque trattato di un apporto determinante per il recupero del ferito. Qualche minuto prima delle 10, Marco Beranzoni, operaio originario della provincia di Pavia e dipendente della ditta di ponteggi di Novara che ha in appalto una parte dei lavori al cantiere, ha calpestato un’asse di legno bagnata che era appoggiata su un cavo scoperto della corrente 380 volt, ricevendo una violenta scarica. Il giovane, che si trovava al sesto piano in costruzione, non ha comunque perso conoscenza e, nonostante lo choc, non è apparso in gravi condizioni.

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