Scattano i controlli sulle caldaie
Al setaccio 1500 abitazioni

Provvedimento del Comune per combattere lo smog. Costa 55mila euro. Peverelli: "I soldi saranno recuperati con il pagamento del bollino"

(d.al.) Il Comune ha avviato la campagna di controllo degli impianti di riscaldamento casalinghi. Quattro controllori, muniti di tesserino di riconoscimento, passeranno in rassegna ben 1.500 abitazioni per assicurarsi che le caldaie funzionino correttamente e che non producano, a causa di una scarsa manutenzione o malfunzionamento, fumi dannosi per l’ambiente. Un’operazione che costerà 55mila euro. “Ma i soldi saranno recuperati con il pagamento dello stesso bollino – ha spiegato l’assessore all’Ecologia, Diego Peverelli –. È un’operazione fondamentale per combattere lo smog a Como visto che una caldaia in regola è sinonimo di sicurezza e aria pulita”. Da quest’anno avere la caldaia in regola è un obbligo che dovrà essere certificato dal bollino verde. Lo ha deciso la Regione, che ha previsto multe fino a 3mila euro per chi non provvedere a fare controllare da personale qualificato i fumi emessi dal proprio impianto.
Ironico, però, che proprio l’altro ieri i valori di Pm10 (polveri sottili) abbiano superato i limiti consentiti dalla legge europea. La concentrazione di Pm10 rilevata dalla centralina di Arpa Lombardia di viale Cattaneo è stata di 53 microgrammi per metro cubo d’aria, mentre il tetto massimo consentito dalla Ue è di 50 mcg. Un dato ancora più paradossale se si pensa che proprio per combattere lo smog da ieri è scattato il blocco delle auto Euro 0 imposto dalla Regione e valido fino al 15 aprile prossimo, da lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30.

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