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Domenica 09 Novembre 2008
Sciopero treni, bus e metrò
Il blocco da stasera e per 24 ore
Trasporto pubblico nel caos da stasera alle 21, da quando scatterà il blocco di treno, metrò e bus nelle grandi città. E durerà 24 ore, fino cioé alle 21 di domani. La protesta è stata indetta dai sindacati per sostenere la lotta per il rinnovo del contratto di lavoro.
Caos in vista per il traffico automobilistico nelle città a causa dello stop di 24 ore di treni e mezzi pubblici che comincerà alle 21 di questa sera. La protesta, indetta da Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, UglTrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast, è legata alla vertenza per il nuovo contratto unico della mobilità per gli addetti al trasporto locale e ferroviario e ai servizi. Saranno, comunque, garantiti i treni a lunga percorrenza e i servizi minimi del trasporto locale nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21) previsti dalla legge; assicurato il collegamento tra Roma Termini e l'aeroporto di Fiumicino, attraverso il treno Leonardo Express o con autobus sostitutivi. Ferrovie dello Stato invita i viaggiatori ad informarsi in modo preventivo sui treni nazionali e internazionali in circolazione recandosi nei punti informativi e negli uffici di assistenza delle principali stazioni o telefonando al numero verde gratuito 800.892.021, attivo fino alle 23 di lunedì 10 novembre o consultando il sito web www.ferroviedellostato.it. Autobus, metropolitane e tram si fermeranno con modalità diverse città per città. Il contratto nazionale del trasporto pubblico locale e delle attività ferroviarie sono entrambi scaduti il 31 dicembre 2007, ricordano le organizzazioni sindacali aggiungendo che la piattaforma per il nuovo contratto unico della mobilità, in cui si propone che confluiscano i due contratti ora distinti, è stato presentato alla fine di febbraio scorso. Ma dopo due scioperi nazionali (9 maggio e 7 luglio), la trattativa non è stata avviata. I lavoratori - affermano i sindacati - hanno diritto all'adeguamento del reddito e alla difesa del potere di acquisto dei loro salari. Per il presidente dell'Asstra (associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico locale in Italia), Marcello Panettoni, lo sciopero è "difficilmente giustificabile agli occhi dei cittadini, che subiranno i disagi di una protesta che é incomprensibile per le associazioni datoriali del settore, che da tempo sollecitano le organizzazioni sindacali ad aprire la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale ad oltre 116.000 autoferrotranvieri". Panettoni accusa il sindacato di volere una piattaforma di contratto unico, "il cui costo aggiuntivo per gli autoferrotranvieri sarebbe di circa il 20%, assolutamente insostenibile" e auspica "si possa riprendere il filo interrotto di un dialogo a cui noi siamo favorevoli". "Falsità che non trovano alcun riscontro nella piattaforma contrattuale e che servono a giustificare una posizione di chiusura a qualsiasi confronto con il sindacato" replica il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso secondo cui la posizione di Asstra e Anav "é incomprensibile e irresponsabile". "Abbiamo più volte sollecitato le istituzioni nazionali e locali ad intervenire per interrompere questa logica perversa di Asstra e Anav che alimenta il conflitto in attesa che Governo, regioni ed enti locali aprano i cordoni della borsa per finanziare un sistema refrattario a qualsiasi ipotesi di cambiamento e di riforma".
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