Scuola del Sud, qualità più bassa
Gelmini: niente giudizi sui prof

Esplode la prima polemica dell'autunno. A provocare lo scontro alcune dichiarazioni del ministro Maria Stella Gelmini interpretate come un giudizio di scarsa qualità degli insegnanti del Sud.
Il ministro però respinge questa lettura: nessuna critica alla qualità degli insegnanti del Sud Italia - ha spiegato - , ma l'evidenza di un deficit "strutturale" nelle scuole del Mezzogiorno la cui scarsa qualità "abbassa" la media italiana.
Il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, precisa in una nota di non avere "mai detto che gli insegnanti del Sud abbassano la qualità della scuola italiana" e accusa la stampa che ha riportato in questo modo il pensiero espresso durante un dibattito a Cortina Incontra, di essere "in grave malafede" e volere "creare una polemica che chi conosce il mio pensiero sa che non ha fondamento".
La Gelmini aveva detto che "la scuola deve alzare la propria qualità abbassata dalle scuole del Sud" ed aveva annunciato anche che "in Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata organizzeremo corsi intensivi per gli insegnanti". "Ho sempre ritenuto - ha aggiunto - che esistono bravi professori sia al Nord che al Sud, ma il Sud ha oggi un deficit strutturale e di progettualità che non è certo imputabile al corpo docente".
Oltre a finire nel mirino delle critiche dell'opposizione, la Gelmini ha però sfiorato anche la polemica interna.
"Esiste un problema della scuola italiana in generale, una difficoltà che non ha confini. Non esiste un problema della scuola del Sud" ha ribattuto  il ministro dell'ambiente, la siciiliana Stefania Prestigiacomo
"Non credo assolutamente al fatto che il ministro Gelmini, che è una persona di buon senso, abbia detto questo" ha aggiunto la Prestigiacomo.
Comunque per la Prestigiacomo i problemi nel mondo della scuola esistono, "sono tanti", e "ci sono luci e ombre, ma non c'è un problema geografico". In ogni caso "al Sud ci sono più laureati, esistono situazioni di eccellenza, sarebbe un ragionamento strampalato non riconoscere queste realtà".