Scuola, il recupero dei debiti
va fatto entro la fine d'agosto

Si è conclusa l'incertezza intorno al recupero o alla sanatoria dei debiti scolastici degli studenti. IL minsitro dell'Istruzione, Gelimini, ieri con una circolare è stata categorica: nessan asanatoria, tutti da recuperare. Contrario il ministro al ritorno degli esami.

I "'debiti" vanno recuperati prima dell'avvio del nuovo anno scolastico. Il ministro Mariastella Gelmini ha spazzato via ogni residua speranza degli studenti che speravano di farla franca attraverso una sorta di sanatoria.
Nessun colpo di spugna, invece, ma soltanto un intervento per ammorbidire le norme varate dal suo predecessore per riportare nella scuola italiana un pò di serietà. «Stiamo pensando - ha spiegato il ministro in un'intervista Tv - a una circolare che vada a correggere alcune rigidità previste dal ministro Fioroni, ma mantenendo il concetto della necessità di colmare i debiti entro il nuovo anno scolastico». Affermazioni che non escludono la possibilità che, al di là di questa misura-tampone, il ministro, in un secondo momento, possa metter mano, con maggiore incisività, alla materia. «Oggi - ha infatti aggiunto Gelmini - dobbiamo affermare la necessità del recupero dei debiti scolastici, intervenire sulla normativa per puntare sull'autonomia delle scuole e quindi favorire un'organizzazione territoriale dello svolgimento del recupero, dopo di che devo dire che non sono contraria anche al ritorno degli esami di riparazione». Una strada che il ministro non intende tuttavia percorrere in 'solitariò: «Saranno valutazioni che - ha assicurato - faremo nelle sedi opportune e quindi innanzitutto nelle commissioni di Camera e Senato e poi attraverso un confronto con i protagonisti della scuola, penso innanzitutto agli insegnanti ma anche alle famiglie e agli studenti». Un'indicazione di metodo che Mariastella Gelmini non vuole limitare alla sola questione dei 'debitì. Tra una settimana illustrerà al Parlamento le sue linee guida per la scuola, ma non si arroccherà sulle sue posizioni, o almeno così promette.
"Mi auguro - ha detto - che un tema così delicato come quello della scuola, come quelli dell'università e della ricerca possano essere affrontati senza cadere in uno scontro politico, ideologico che in realtà spesso è avvenuto nel nostro paese e non ha aiutato a risolvere i problemi. Valuteremo insieme ovviamente con tutta la coalizione di centrodestra, ma anche in un confronto con l»opposizione l'opportunità di una riforma. Forse oggi però è più il caso di procedere per via amministrativa perchè il rischio di riforme non condivise è quello poi di non vederne mai l'applicazione". Un'apertura che ha raccolto il plauso dell'opposizione.

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