Sdoganata la pantofola,
dal letto sfila al matrimonio

Sarà l'effetto Briatore, ma quasi a sfatare la credenza che l’accessorio appartenga solo al guardaroba invernale, molti prestigiosi marchi hanno lanciato ciabatte in pelle e velluto da abbinare sia al jeans che a “ freschi” gessati di cotone e lino

Sdoganata dalla stanza da letto, la pantofola sfila davanti all’altare, in ufficio, ai ricevimenti: da oggetto domestico a nuova mania collettiva. Tra gli accessori in primo piano negli stand di Pitti, la rassegna fiorentina che in questi giorni ha presentato le novità per l’estate 2009. Quasi a sfatare la credenza che l’accessorio appartenga solo al guardaroba invernale, molti prestigiosi marchi hanno lanciato ciabatte in pelle e velluto da abbinare sia al jeans che a “ freschi” gessati di cotone e lino. Sarà l’effetto Briatore, mediatico sposo in babbucce… che ben poco hanno a che fare con la sua fama di manager iperattivo. Sì, perchè la parola pantofolaio finora è stata usata per identificare una specie maschile alquanto pigra e ben poco produttiva. Non si sa cosa abbia spinto il neo marito della Gregoraci a fare un simile passo (quello di non mettersi le solite scarpe, s’intende) quel che è certo è già diventato un’icona da imitare. Così come Lapo Elkann, più volte fotografato in pianelle ai più esclusivi ricevimenti. Anche se la moda non è ancora deflagrata, l’offerta è già vastissima: spazia dai mocassini di velluto blu con nappine nere firmate Arfango alle “slipper shoes” con stemma araldico ricamato di Sergio RSdogantaossi, dalle friulane alle indiane, alle originalissime Vans con suola in gomma, preferite dai gruppi punk rock. Precursore di questa tendenza Sua Santità Benedetto XVI, che non esce mai dal Vaticano senza le ormai celebri “papaline” rosse, firmate Moreschi. I più giovani potranno iniziare a ciabattare in discoteca, punta del piede ricamata e tallone scoperto.
Serena Brivio

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Eco di Bergamo Viva la pantofola