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Mercoledì 08 Ottobre 2008
Sempre meno suore italiane
L'aiuto arriva dall'estero
Consacrate sette religiose Guanelliane: sono tutte straniere: «Non è importante la nazionalità, bensì la bontà delle azioni»
Sono in sette, vengono da paesi lontani e hanno fatto un lungo cammino per essere consacrate nel Santuario del Sacro Cuore di via Grossi. Una tradizione che si ripete da decenni, anche se le italiane sono praticamente scomparse. Una conferma della tendenza registrata nell’ultimo annuario pontificio: la congregazione delle suore Guanelliane conta circa 700 religiose e più della metà sono straniere. Un mondo che cambia, coinvolgendo un istituto che a Como si occupa dell’educazione di migliaia di ragazzi. «Per me non è importante la nazionalità, bensì la bontà delle azioni - dice sorridendo una delle sette consacrate, la colombiana Astrith Ropero Sarabia - E’ innegabile una diminuzione, ma d’altro canto arrivando a Como ho riscontrato che ci sono altri modi per stare vicino al prossimo, pur senza consacrare la propria vita a Dio. Una strada è il volontariato. A differenza dell’America Latina dove non è un’attività molto diffusa, qui da voi ci sono tante persone che vengono a dare una mano alla mense e si ritagliano dello spazio da dedicare agli altri dopo il lavoro».
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