Sicurezza: Maroni vuole le ronde
Berlusconi pronto a varare un decreto

Esplode il caso sicurezza. Maroni e la Lega vogliono il riconoscimento delle ronde di cittadini, l'opposizione parla di svolta pericolosa, mentre per Di Pietro sarebbero incostituzionali. Ma il suo partito potrebbe appoggiare le norme anti-clandestini. In consiglio dei ministri subito un decreto per dare più poteri di polizia ai sindaci

Dopo, la selvaggia ggressione di Roma e il succedersi di episodi di violenzxa contro le donne, la Lega Nord rilancia il tema della sicurezza. E Berlusconi annuncia che un provvedimento ad hoc sarà preso fin dal primo consiglio dei ministri. Dovrebbe trattarsi di un giro di vite che comprende i reati, l'iter giudiziario e soprattutto l'immigrazione clandestina.
Nel pacchetto che il prossimo premier sarebbe pronto a varare vi sarebbero anche i maggiori poteri di polizia che i sindaci di città medio-piccole hanno chiesto nel Patto per la sicurezza firmato qualche giorno fa.
Intanto il ministro degli Interni in pectore, Roberto Maroni, rilancia le ronde padane, suggerendo il "modello Milano". Ovvero gruppi di volontari tipo i City Angels, volontari che pattugliano le zone sensibili e difficili armati di cellulari e pronti a fare da elemento di dissuasione con la sola presenza fisica.
Polemica l'opposizione e le associazioni delle donne. Per queste ultime le ronde sarebbero solo un palliativo, per l'opposizione sono un rischio.
Di Pietro parla d'incostuzionalitàe accusa la Lega di essere stata lassista al Nord. Ma l'Italia dei valori, al tempo stesso, chiede tolleranza zero contro i clandestini e annnuncia che, se le proposte del governo andassero in questa direzione, potrebbero approvarle.
E ieri a Castel Fiorentino una ragazza è sfuggita a un aggressore che la stava minacciando con un coltello.

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