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Mercoledì 03 Dicembre 2008
Social card, è boom a Como
In due giorni 500 domande
E' partita la corsa a richiedere la social card del governo, la carta acquista da 40 euro al mese per pensionati e anziani con un reddito inferiore ai 6mila euro. A Como in soli due giorni oltre 500 le domande già presentate per ottenere il beneficio.
In due giorni già oltre 500 richieste: anche a Como è partita la corsa alla social card, la carta acquisti del governo e che potrebbe interessare quasi 15.000 comaschi, tutti contribuenti con un reddito inferiore ai 6mila euro. La corsa, dall’altra parte, potrebbe portare nelle casse dei sindacati abilitati all’assistenza nella compilazione dei modelli Isee, un «bottino» fra i 50 e i 70mila euro. Coinvolti nella corsa, che sta travolgendo i centralini dei principali centri Caf del sindacato comasco, con punte di oltre 250 telefonate solo negli ultimi due giorni, sono i pensionati di età superiore a 65 anni, con un reddito diretto o un valore Isee inferiore a 6.000 euro. Lo stesso tetto è stato stabilito per i nuclei familiari, con almeno un figlio a carico, minore di tre anni. Il reddito massimo sale a 8.000 euro solo per i pensionati con più di 70 anni e a 10.000 euro per le famiglie con almeno 5 componenti. Il documento Isee è quindi il documento determinante per certificare il diritto alla social card. Documento che non tutti hanno pronto e che i Caf aiutano a compilare: un servizio gratuito per tutti gli utenti, iscritti e non iscritti alle singole associazioni sindacali. Ma per ogni compilazione certificata il Caf riceve un contributo dalI’Inps, fra gli 8 euro e i 13 euro, in relazione alla composizione del nucleo familiare, da qui l’incasso stimato al massimo di 70mila euro di compenso Inps al sindacato. Intanto la corsa è partita, e ha rivelato non poca confusione, soprattutto intorno ai reali requisiti necessari per averne diritto. «Le chiamate sono numerosissime per tutto il giorno - ha spiegato Silvana Maggi, responsabile Caf Uil -, e arrivano da chiunque. Le persone sono confuse. A cominciare dal fatto che molti son anche stranieri e non sanno che la card è invece prevista solo per i cittadini italiani». «Solo nella giornata di ieri - ha detto Roberta Seveso, responsabile Caf Cisl - abbiamo ricevuto più di 130 telefonate al mattino e altrettante nel pomeriggio. Per lo più chiedono informazioni. Il lavoro è iniziato ieri con l’analisi di coloro che rientrano tra le fasce di reddito e per i quali sussistono i requisiti. Bisogna anche ricordare che per ottenere i primi 120 euro (ottobre, novembre e dicembre), la domanda va presentata entro fine anno». «Il provvedimento, alla fine, - ha spiegato Silvana Maggi - ho la sensazione che a Como coinvolgerà poche persone, per lo più pensionati al minimo. Un esempio: se un famiglia guadagna, complessivamente, 20.000 euro l’anno, già il valore Isee è di 9.000 euro, e quindi non ha già diritto alla carta acquisti». I modelli per il ritiro della social card sono in distribuzione alle Poste, alle quali vanno poi riconsegnati, con la copia della carta d’identità e l’attestazione Isee. Nonostante la corsa ai centralini Caf, le Poste centrali di Como anche ieri erano deserte. Amalia B. Di Bartolo
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