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Domenica 27 Luglio 2008
Spremuti e mazziati
Tasse locali da incubo
La ricerca: ogni anno versiamo a Regione, Provincia e Comune uno stipendio
Metà dei nostri soldi finisce a Milano, solo il 5% va a Villa Saporiti
Con 1.873 euro a testa, praticamente lo stipendio di un ingegnere, Como si piazza nella parte alta della classifica delle città italiane più tassate, per essere precisi all’ottavo posto. A dirlo è un’analisi della Cgia di Mestre che stima il "peso" sul portafoglio degli italiani delle tasse locali. Se la pressione tributaria locale media in Italia sfiora i 1.500 euro a testa (quanto lo stipendio di un impiegato di alto livello), a Milano, città più tassata in assoluto, gli oneri salgono a 2.016 euro a cittadino. Seguono Pavia (1.947), Roma (1.940), poi Torino (1.893) e Sondrio (1.845). Colpisce il poderoso divario fra il capoluogo lombardo e l’ultima in classifica, Enna, dove ogni cittadino paga 647 euro l’anno di tasse locali.
Quanto a Como, il dato, riferito al 2006, è così suddiviso: di 1.873 euro, 1.098 sono destinati alle imposte regionali, 78 a quelle provinciali e 697 sono le tasse che in media ogni cittadino paga al Comune. Il dato, infatti, è inteso come rapporto fra la sommatoria delle entrate tributarie versate al Comune, alla Provincia e alla Regione e la popolazione residente.
Se quasi la metà delle imposte locali versate vanno alla Regione, la ragione sta nel fatto che questa è titolare della riscossione dell’Irap, l’imposta sulle attività produttive, oltre che della compartecipazione dell’Iva, dell’addizionale regionale sull’Irpef e della compartecipazione sulle accise della benzina.
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