Strada Varese-Como -Lecco
Niente soldi dalla Regione

L'annuncio dell'assessore lombardo alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, èp stato categorico: non ci son soldi pubblici per finanziare la nuova via di collegamento. L'iopera sarà finanzaita tuttacon soldi privati e con il project financing

Non ci saranno contributi pubblici per l’autostrada Varese-Como-Lecco, la cui fine dell’opera è prevista per il 2017, a un costo di 550 milioni per ogni tratta, e per un costo complessivo dell’opera di 1,2 miliardi euro. Sarà qundi tutto finanziato con soldi privati, ricorrendo al project financing attraverso il pagamento di un pedaggio. Il costo ingloba anche il costo della tangenziale di Como e Varese. Le amministrazioni provinciali e la Regione hanno già dato il loro consenso. «I contributi pubblici - ha dichiarato, ieri, l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo, presente al tavolo del Comitato PromoVareseComoLecco - vanno utilizzati per progetti come quelli delle Ferrovie dello Stato». «Al - più ha ipotizzato - potrà essere valutato un intervento minimo, pari al 10% del costo dell’opera. L’autostrada è già stata inserita nel programmazione regionale. Ci auguriamo tra l’altro che la concomitanza dell’Expo 2015 possa dare un’accelerata alla realizzazione dell’opera, in tempo utile per l’evento». «L’ideale - ha aggiunto - sarebbe far coincidere l’avvio dei cantieri  con la partenza anche della Pedemontana, già nel 2010». La prima scadenza per la varese-Como-Lecco è prevista per gennaio 2009, con i risultati dello studio di fattibilità del progetto, attualmente affidato alla associazione Pedemontana Lombarda, finanziato dalle Camere di Commercio di Como, Varese e Lecco per 450.000 euro, e dalla stessa Regione Lombardia, per 200.000 euro. Sempre per gennaio è attesa la definizione dell’incarico per la stesura del piano economico finanziario,  che dovrà valutare l’impatto ambientale, i fattori di crescita del territorio, nonché gli elementi di rivalutazione economica delle aree del territorio, lungo le quali si sviluppa il tracciato dell’autostrada. Elementi che concorreranno con il pedaggio a definire le entrate. «E’ importante - ha sottolineato Cattaneo - rivalutare in senso economico anche le aree e le costruzioni, lungo l’autostrada». Si potrebbero ipotizzare quindi insediamenti produttivi, commerciali, di servizio o logistici. L’incarico per lo studio sulla «cattura del valore» sarà assegnato a novembre, per un periodo di 6 mesi. A giugno, quindi, i risultati. Il progetto prende esempio da analoghi strumenti adottati dalle regioni Marche e Umbria, dove ulteriori elementi di valore delle opere infrastrutturali sono stati attribuiti da canoni di concessioni, oneri di urbanizzazione, o gettito Ici sugli immobili realizzati per i nuovi insediamenti. «Sulla rivalutazione delle aree - ha precisato Claudio Taiana, presidente del Comitato PromoComoVareseLecco - è comunque ancora prematuro parlare di proposte». Il progetto si inserisce tra le direttrici d’interesse per lo sviluppo di autostrade regionali, con delibera approvata il 24 aprile  in giunta regionale e nasce dall’iniziativa del  Comitato promotore, costituito da 23 associazioni di categoria dei tre territori. L’autostrada è stata inserita tra le priorità dell’asse 7, quale modello di partener ship tra istituzioni private e pubbliche. I lavori di costruzione dureranno, secondo le previsioni tecniche, 4 anni. Oltre il 50% del tracciato sarà costituito da gallerie. Per l’80% passerà per la provincia di Como, mentre solo 7 chilometri coinvolgono Lecco. Tuttavia sarà lo studio di fattibilità a stabilire se le linee guida definite in sede di coordinamento provinciale, sono attuabili, da un punto di vista strategico e della sostenibilità finanziaria. L’approvazione, in sede regionale, è previsto per giugno del prossimo.
Amalia Barbara di Bartolo

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