T-Red: prende 12 multe
paga cinquemila euro

Pensionato di Lurago passava sempre dal semaforo di via Roma per le consegne a domicilio.

LURAGO D’ERBA Dodici multe, da 150 euro. Da agosto dello scorso anno, un continuo. E una. E paga 250 euro in più per non perdere i punti dalla patente. E due. E paga 250 euro in più per non perdere i punti dalla patente. E tre. E paga 250 euro in più per non perdere i punti dalla patente. E quattro. Idem come sopra. Pure la quinta, la sesta, la settima, e le cinque seguenti fino al dodici. Centocinquanta euro a multa, più 250 euro a contravvenzione, fino a quasi 5mila euro di totale.
Il povero pensionato sarebbe andato avanti a pagare all’infinito, ogni volta che passava con il rosso o il giallo che scattava subito rosso se il T red all’incrocio di via Roma, a Lurago, non fosse stato spento.
Solo ora ha avuto il coraggio di parlare.
«Non è che magari si può far qualcosa per me? Se no mi metto il cuore in pace e buonanotte».
Il problema è che il signore (nome coperto per metterlo nei guai più di quanto già non sia stato), prima di andare in pensione, faceva consegne a domicilio per conto del suo datore di lavoro. E siccome si alzava all’alba, «non per cattiveria, eh, senza far male a nessuno, però ogni tanto giravo dentro a destra, che alle sei del mattino chi c’è in giro? Non facevo male a nessuno».
Ma il T-red fotografava. E giù una multa. Nove a carico dell’azienda, tre a carico suo. «Ma le pagavo tutte io perchè il furgone lo guidavo io». Solo aveva questo piccolo segreto, un piccolo escamotage al quale molti ricorrono. Per non farsi decurtare i punti dichiarava che non sapeva chi era alla guida.
Avanti così per undici mesi, ogni volta nella trappola. «E’ che quel giallo lì durava troppo poco - dice -. Poi ho avuto anche un problema agli occhi Ma insomma, ho sempre fatto tutto in buona fede. Ho sbagliato, ma magari se c’era un problema al semaforo. Ma se non si può fare niente, pazienza, è già abbastanza umiliante così».
Deve rassegnarsi perchè il sindaco Rinaldo Mario Redaelli ha annunciato che, nonostante lo spegnimento del semaforo, «tutte le multe fatte fino al 30 settembre compreso, saranno regolarmente spedite ai trasgressori». In più Mauro Antonelli del Codacons, l’associazione dei consumatori che invita a far ricorso chi non ha ancora pagato le contravvenzioni, dice che purtroppo per chi ha già pagato non c’è niente da fare.
Anna Savini

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