Tasse, da bar a macellai
si vive con 14mila euro l'anno

Ieri il garante della privacy ha dichiarato illegittima la pubblicazione on line delle liste delle dichiarazioni dei redditi. L'Agenzia si è adeguata subito e ha ritirato l'elenco. ma dal Fisco arrivano nuove soprese: uno studio dimostra quanto siano poco "affidabili" le denunce dei redditi.

Bar e ristoranti che guadagnano 1.100-1.200 euro al mese. Macellai che in un anno, tolte tutte le spese di gestione, mettono in tasca un reddito di 14.000 euro. Ma anche camionisti, agenzie di viaggio, benzinai, tutti con redditi annui sotto i 20.000 euro. È quanto emerge da un rapporto dell'Ufficio Studi dell'Agenzia delle Entrate che ha scandagliato i redditi di coloro che pagano le tasse attraverso gli studi di settore, autonomi e professionisti (i dati sono relativi al 2005).
Sui 3,3 milioni di contribuenti soggetti ai cosiddetti "studi", ci sono circa 2,2 milioni appartenenti a 46 categorie (su 202 totali) che rappresentano il 'grossò della platea degli autonomi (66,8% dei contribuenti, 75,6% dei ricavi e 74,2% dei redditi). Per questi contribuenti il reddito medio è di 31.000 euro l'anno. «Se si escludono le punte massime rilevate per i notai e per le farmacie, che presentano redditi per impresa rispettivamente pari a 436.000 euro e 135.000 - spiega lo studio delle Entrate -, i restanti dati sono compresi tra un minimo di 11.000 euro (commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature) e un massimo di 56.000 euro (studi medici)».
Se il reddito medio di un lavoratore autonomo si attesta sui 31.000 euro l'anno, ci sono categorie che ne guadagnano meno della metà: macellai, autosaloni, camionisti, alimentari, agenzie di viaggi che dichiarano redditi intorno ai 15.000 euro l'anno. Sopra la media ci sono invece, per esempio, gli avvocati (49.000 euro), le agenzie di assicurazione (41.000) e i commercialisti (54.000 euro).

© RIPRODUZIONE RISERVATA